sabato, aprile 18

Slow (alien) Life



Avevo proprio voglia di pizza. La cameriera dei 3 xxx era quasi allibita dai dialoghi surreali che snocciolavamo a tavola io, Robbie e Seek. 3 cretinetti schizzati. E poi Seek si limitava a ridere :D

"Sì... c'era questo gruppo di ragazzini al Diagonal... Ragazzini... avranno avuto..."
"... Trent'anni!", proseguo io.

Il digestivo l'abbiamo preso al Lego, sgattaiolando dal retro, dopo che l'omino della cassa ci ha sorpreso per le sue abilità matematiche a dir poco stupefacenti per quanto si può pretendere da un cervello arrivato a malapena integro il venerdì sera.

"... ma... Ettore... l'abbiamo il limoncino?"
"Si' si'..."
"... ma... non c'è..."
"Ma cerca lì in fondo..."
"Qua?"
"Si'... ma più in fondo..."

Probabilmente Ettore aveva visto una bottiglia di cordiale rimasta in fondo al frigorifero dal '57, e la mano del cameriere si è allungata nel varco dimensionale che collegava l'anfratto refrigerante direttamente ad un surgelatore del vicino ristorante per afferrare la preziosa bottiglia di disinfettante combustibile giallo.

Prontissimi per il concerto dei Les Fauves all'Officina '49.

"Ma che genere fanno i Les Fauves?"
"Guarda... ne parlava prima un mio amico, che non riusciva a incasellarli in nessun genere"

Esattamente quello che volevano! Mi ha fatto piacere rivedere Case (sempre pimpante).
L'alienazione della band (ma, soprattuttto, l'alienizzazione) direi che a parte pittarsi la faccia di verde è completa. Anche solo per la nuova batteria rossi a pannelli esagonali. Ora Pap e soci, dopo l'America, sono pronti per suonare su Marte.

La serata passerà soprattutto alla storia per questa foto...


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