mercoledì, luglio 29

Ga-Rage!



"It took some kind of range to make people to feel free again" ~ Kenny Draznik

La prima volta che ho fatto il DJ in una vera discoteca (luogo con un tetto con una palla che gira su un soffitto, pareti, birra che si spilla, bagni più o meno funzionanti) il titolare del venue (posto) mi fa:"Zonda, questa sera ho voglia di un po' di rock. E' da un pezzo che non sento un po' di chitarre distorte. Preparami una bella tre ore di selezione garage".

Dio se ho fatto la collezione garage perfetta! Tre cd che non mi sogno lontanamente di usare come copribicchiere, nell'eventualita' che qualcuno impazzisca e mi chieda nuovamente di cimentarmi nell'impresa. Il commento del boss (ciao Chris!) fu:"Si è comportato come tutti i nostri DJ. Compunto, professionale, appassionato, non è caduto dalla consolle".

Parlando di Garage (l'unico posto dove metto su' i dischi per ora) è inevitabile pensare alle due fasi del movimento, quello originale, e il suo revival (avevo spezzato la scaletta in due, pre e post concerto). Parlando di revival impossibile non citare la Voxx!

Sussidiaria della Bomp, stufa della "solita new wave", l'etichetta sara' ricordata per le sue epiche "Battaglie dei Garages" e relative compile. Alcuni tra i suoi protetti non sarebbero neppure diventati nemmeno così sconosciuti ai posteri! Tra tutti vi basti pensare ai Barracudas, i Wombats (queglialtri) e gli intramontabili Fuzzstones!

Uno dei vinilacci da eterno ritrovo di fanatici è indubbiamente "There She Goes" coverata dai "The Crawdaddys", forse il pezzo piu' dannatamente d'annata in grado di calzare l'indie club piu' fico e maledetto (o maledettamente fico). Gli Stomachmouths avevano comunque da dire la loro, come fossero la versione più ciozza ("not so clean" in Faentino) degli Stones. Ai DMZ l'invidiabile capacità di avere messo a mollo nell'acido blues e melodie surf per stenderle ad asciugare sui cavi elettrici delle chitarre più rokkettare che Boston avesse a disposizione.

Tanto da dire, ancora di più da suonare. Sete di musica, quella vera. Nel bel mezzo degli anni 80, evidentemente, Los Angeles non aveva tempo di stare davanti ad MTV e lasciarsi ipnotizzare da Spandau Ballet e Duran Duran.

Gravediggers V -"Spooky"
Plan 9 - "I'm Not There"
Tell Tale Hearts - "It's Not Me"


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