domenica, novembre 15

Fog Dancers



La cosa che mi ha soddisfatto di più di suonare con i Tiny Tide a LaVigna è stata decisamente l'acustica, con tutte le pareti di legno che accarezzavano le sfumature più sottili e assorbivano le botte ceh Mic Leffe sparava alla batteria, con una voce che finalmente sarebbe uscita decentemente, se non fosse stato per il fatto che... se ne era dispettosamente andata!

Il basso di Manuel, con il nuovo scatolone amplificatore vintage, è una figata mai vista, e assieme alla superversatile chitarra nuova di Dendrix hanno contribuito non poco ad impreziosire il sound.

Prima di noi nessuno, ma l'after show è stato affidato a Dendrix all'heavymetal e Nicolas alla batteria. Non poco considerando che non si pagava il biglietto! Era chiaro che Nicolas, grande sostenitore che mi fa sempre molto piacere incontrare (a livello di assurdità mentali siamo sulla stessa linea d'onda, con la differenza che io non ho bisogno di bere per sintonizzarmi sulle sue frequenze), doveva combinarne una delle sue. Così non faccio in tempo ad allontanarmi 5 minuti da Clint (la mia chitarra acustica) che la trovo rovinosamente a terra coperta di birra. Rock'n'roll!

Sono stato anche molto contento del clima molto disteso e sereno che c'è stato. Tutto è filato liscio, anche quando il Boss Delay ha deciso di appiedarmi a metà di "Mask Me Mask Me Mask Me", che i ragazzi hanno proseguito egregiamente senza battere ciglio.


La mega bombetta iniziale con intro ormai è diventata la mia parte preferita dello spettacolo, ma mi ha fatto anche molto piacere suonare per la prima volta "AAA", che mi manda veramente su un altro pianeta (Planet Rock?).

Pensavamo la gente si fosse stufata di una scaletta così lunga, invece richiamati per il bis non volevamo veramente finire più!


La serata si è conclusa, almeno per me, assieme a Seek in pizzeria (l'unica aperta alle 2 di notte a Cesena), a parlare di come noi post-giovani fighetti snob ascoltiamo musica giovanissima e avanti quando i giovani si fossilizzano su cose che neanche i nostri nonni. Così abbiamo un po' riso (nonostante l'amore-rispetto per queste band) su questo fanatismo che ruota attorno a gruppi come i Wilco e i Polvo. I POLVO, CAZZO! WILCO! Ma chi cazzo li conosce, dicevamo. "Tu li hai mai sentiti i Polvo su Radio DeeJay? Hai mai visto i Wilco dalla Ventura?". "Cioè... io li ascoltavo attaccato alla radio dieci anni fa a Stereonotte... ma gli altri?".



E invece mi sono dovuto ricredere! La Polvomania, che sembrava irreale come la nebbia che si infittiva all'interno del Bronson, esisteva ad una consistenza palpabilissima. Gente giunta da tutto il nord in lacrime (almeno nelle prime file) piangendo "era dieci anni che aspettavo questo momento. DIECI ANNI!". Bisognava aspettare!

I Polvo! Impossibile non amare una band così modesta nonostante la presa sulla nicchia a livello mondiale e l'indiscutibile talento, una band che sale sul palco col sorriso sulle labbra rimbalzandosi commenti del tipo:"Ma cos'è tutta questa nebbia?", "Ma riuscite a vederci?", "Ash... dove cazzo sei?". DEI GRANDI, con più presenza ora che dieci anni fa sulle foto sbiadite di Rokkerilla. Un po' ti vergognavi, nonostante l'amore insensato, non calcolato, animale, istintivo per le canzoni, di stare in mezzo a fan venuti così lontano, che cantava in perfetta asincronia con la band di luci e ombre di mondi interiori malati come se si trattasse di "Hey Jude", e che riconosceva album di provenienza e canzoni da ogni più insospettabile nota d'inizio. Ma che show! Con la sorpresa di vedere dal vivo concretizzarsi con la stessa resa l'energia e l'assurda capacità perfettamente impeccabile e sbilenca di album che si svelano senza trucchi ne inganno, con un affiatamento invidiabile sotto un impianto luci mai perfetto come ieri sera.

Detto che quel pazzo di Brian Quast, che ci ha regalato un assolo assolutamente fantascientifico, per quanto mi riguarda è il batterista dell'anno, è che al secondo bis la gente gridava in lacrime "ANYTHING!!!" e "MY SHARONA! LOUIE LOUIE! WHATEVER!", chiudo questa consuetamente rapida quanto prolissa parentesi dicendo che ringrazio l'entità superiore che gestisce con un dado random da trentasei facce le nostre vite per avermi fatto arrivare a casa indenne con tutto quel nebbione che c'era. Anche fuori dal Bronson.




Qualche Polvofoto qui

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4 commenti:

Seek ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Seek ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Seek ha detto...

La Polvoniteeee!!!

20nd ha detto...

LA POLVONITE!!!! LOL DELL'ANNO!!!