domenica, novembre 12

2006 pt.2: Fragole Infinite

Oggi pom ho riascoltato una demo di Strawberry Fields Forever.Non so se ne siete al corrente, ma la canzone, scritta interamente da John nonostante sia accreditata sulla carta a Lennon-McCartney, ha avuto una genesi molto lunga. Il risultato finale, che potete ascoltare su Magical Mistery Tour, B-Side di Penny Lane o in qualsiasi raccolta blue o bianca che sia, è di fatto il frutto di due differenti parti mixate. La prima e' frutto di una delle tante demo acustiche, l'altra di una marcia con tanto di fiati e sezione d'archi, molto piu' veloce, poi tagliata e rallentata. Bene. La versione che mi sono riascoltato (mi ero perfino scordato di averla) appartiene a quest'ultima session. Impressionante. Freschissima. Attualissima. Tralasciando gli strumenti riprodotti su nastro al contrario, esperimento che aveva gia' fato i suoi frutti in Revolver, come cazzo gli e' venuto in mente a Sir Lennon di usare sezione fiati e violini cosi' cupi e scordati? Ricordiamoci che stiamo sempre parlando di Pop, rimaniamo sempre all'ascolto di un brano orecchiabile. Ormai abbiamo fatto l'orecchio ad un simile classico, e non siamo piu' in grado di stupircene, ma ricordiamoci che era il 1967, e in giro c'erano, oltre a tanta lsd, Frank Sinatra, Ike & Tina Turner e Herb Alpert & The Tijuana Brass, non c'erano modelli da seguire per proporre quello che ha azzardato creare. Forse solo le vecchie parade delle bande di paese.
Non so se è tutto da imputare alle sostanze psichedeliche, ma nessuno ha piu' cercato strade nuove cosi' intense nella breve storia del pop.

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