venerdì, settembre 4
Potere alla Torrefazione
"I've learned from experience that God has a plan for me, and that it’s better than mine!"
A volte capita di innamorarsi di certa musica al primo ascolto, ignorando totalmente la montagna di trash che quella singola canzone, motivetto, file emmepitre si trova alle spalle. E' capitato con gli Ash, è successo di nuovo con i Jet, questa volta è il turno dei "Tower of Power", di cui sarebbe sconsigliatissimo cercare video su Youtube o mostrare una singola locandina. Bruciate i poster, chiudete Flickr, concentratevi sulla musica. Buy, yet again, solo se le vostre orecchie sono avezze alle calde alchimie soul della Motown Music e per un seppur breve periodo della vostra vita non avete potuto fare ameno di ascoltare Stevie Wonder, Chicago o Average White Band almeno una volta in una giornata.
Qui non si parla di sintetizzatori e computer, chitarre distorte su amplificatori valvolari, ma di intere sezioni fiati e violini, gente che sa cantare, persone che ancora investono insensatamente palanche di palanche per fare anche di un singolo brano un razzo in grado di raggiungere attraverso galassie lontane quel pianeta trascurato e dimenticato chiamato Anima.
19 album nel corso di 40 anni e ancora nessun segno di cedimento. Non ci troviamo di fronte a dei ragazzini, ma a gente che ha avuto modo di vivere la storia del rock senza l'ambizione di esserne protagonista. Non è un caso quindi che la band fondata da Emilio Castillo (è eccezionale come anche per band così numerose il tutto parta sempre da un ragazzo che scrive canzoni in una cameretta) non sia diventata famosa come Aerosmith, Heart, Elton John o Santana (che ha da tempo fatto decadere il nome assurgendo al livello di pochi eletti come le semidivinità redentrici o i pazzi dittatori nazionalisti) ma spulciando spulciando si ritrovino sempre dietro le registrazioni di molti loro brani di successo. D'altronde basta soffermarsi sull'elegante raffinatezza di brani in gran spolvero come "You're Still a Young Man" o "What Happened to the World That Day?" per capire la portata delle potenzialità di questa band.
I "Tower of Power" sono una grande band che può contare su eccezionali sessionman in grado di fare superare alla band ogni sfida, indipendentemente da quanto possano risultare trash. D'altronde se tra le fila dell'orchestra figurano personaggi come "Rocco Prestia", "David Garibaldi" e "Mic Gilette", non può assolutamente essere frutto del caso.
Tower of Power - "So Very Hard to Go"
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