lunedì, agosto 31
Senza sforzarsi troppo
... ogni tanto qualche band interessante viene fuori. E' il caso dei pirotecnici (esplosivi era troppo, forse) "Passion Pit", da Cambrige. Che se la cavino, anche se in fondo non offrono nulla di autenticamente originale, lo dimostra la sfilza di date pronte ad attenderli nel loro tour mondiale (quando penso a queste cose mi viene in mente la povera Charlotte Haterley che ha già pianificato i suoi due prossimi anni di vita sapendo esattamente in quale punto potrà essere geolocalizzata sulla terra ad un orario preciso da qui al 2012, data scelta forse non propriamente a caso). In realtà i Passion sono già in giro a loro volta da un paio di annetti, ma "Manners", il loro album di esordio, è stato rilasciato appena iniziata l'estate. Attualmente è "To Kingdom Come" il singolo che sta battendo da pochi giorni la loro strada dorata attorno al globo, anche se io non riesco a sbarazzarmi di "Little Secrets", un irresistibile intreccio di tastierine e pad elettronici in una versione 2.0 delle sonorità 80's, preferibile alla seppur gradevole "Make Light", che colpisce il cuore ma non riesce a farlo sobbalzare per via di sonorità convincenti ma ormai strasentite.
Eppure il cantante, Michael Angelakos, di cuori ne sa qualcosa! Le prime quattro tracce dell'EP di esordio "Chunk of Change" furono un regalo di San Valentino per la sua ragazza.
Il segreto di tanto successo? "Sleepyhead" fu utilizzata in canada negli spot promozionali della nuova Playstation. Lunga vita all'arte!
Passion Pit - "Make light"
domenica, agosto 30
Fiumani di parole
"Se dopo non ci piace, possiamo sempre andare via. Nessuno ci tratterrà."
Così recita una delle canzoni dell'ultimo album di Federico Fiumani, ormai unico depositario del nome e dell'arte degli storici Diaframma. E vedeste come ha brillato quella stella nella umidissima sera. Anche se spero che nessuno abbia fatto affidamento a stella e parole per affidarvi un giuramento. Oltre alla cameratesca cuscinata volante nell'accogliente e gradevole teatro Santarcangiolese che ha ospitato il nostro cantastorie dall'attitutine punk e dal taglio di capelli à-la-Mike Score, il momento clou dello show è stato indissolubilmente legato alla tentata dipartita di due giovani ragazze del pubblico a metà dello show.
"No! Aspettate un attimo!", e il piacione del lato maturo dell'indie rock italiano, con un cenno della mano, smette di suonare invitando la band a seguirlo. "Non andate via", supplica con ironia al microfono rivolto alle pittatissime signorine ubriache di fashion. "Adesso facciamo i brani vecchi! Dai! Quelli dark wave! Anche i Joy Division, Sex Gang Children!"
Mi chiedo chi, effettivamente, quanti si siano imbattuti tardivamente come me nel "Fenomeno Diaframma" - fenomeno come può esserlo quello astronomico di un'eclisse di Litfiba -inciampando non contenti del revival post punk in quello dark wave (non parlate con il sottoscritto, che aveva sforato addirittura nel death rock), per ritrovarsi in una stanza a contemplare quel capolavoro quale è "Siberia", loro opera d'esordio, i cui brani mi azzardavo incautamente a proporre duranti i miei primi DJSet.
Mi ci ritrovavo nella tentata fuga delle ragazze. Evidentemente non per la pletora di fan entusiasti che oltre a lanciare cuscini godevano estasiati nel calcare ogni parola del "Verbo Fiumani", ma a mio avviso il concerto - batteria, basso, chitarravoce - è stato veramente estenuante, soprattutto per durata ("Ieri Robin ha suonato tutta la notte, voglio continuare anch'io") e l'estenuante ripetersi della stessa incessante formula sonora, priva di cambi e melodie (soprattutto affidate ai brani nuovi, sacrificati forse malvolentieri alla presa incendiaria dei primi pezzi sul pubblico). Insomma: una palla. Un po' come per un ateo che va a messa senza sapere cosa c'è dietro a simboli e nomi sconosciuti.
Il resto della serata un'avventura degna di una visita alla versione voodoo di Mirabilandia. Fuori dal teatro un muro d'acqua, che come Robin e Federico di farla finita proprio non ne voleva sapere. Io e gli amici rimaniamo fuori a bagnarci. Giusto per spegnere qualche sigaretta nell'umida aria liquida. Gli ombrelli un puro ornamento sufficiente appena per non fare spegnere le siga degli amici. Un paio di ragazze non sa come fare a raggiungere gli amici in un locale. Io e Porlock senza battere ciglio le accompagnamo privando il povero Seek degli unici due ombrelli a disposizione.
- Come vi è sembrato il concerto?
- Mmmm....
- Io è la prima volta che li vedo dal vivo
- Pure io... un po' noiosi.
- Davvero? Mi consola! Un po' diversi dai dischi. Almeno voi avete avuto il vantaggio di poter godere del misterioso fascino indie di Fiumani!
- Ma. Dai. Non è che sia questo che...
- Ma pensa! Meraviglioso...
Torniamo al teatro, confidando che la cascata termini la sua non gradita performance ad ogni aumentare di scroscio. Nel teatro è in programma la versione rock di Paul Williams de "Il Fantasma dell'Opera", che mi aveva fatto conoscere Federica tempo fa. Ero proprio curioso di vedere il film, che tra l'altro si prestava molto alla serata da giudizio universale. Non siamo arrivati al settimo minuto di proiezine. All'apparizione del gestore del teatro nella pellicola nel teatro, la sala è scossa da un fragore roboante, secco, e rimaniamo al buio.
Tornata la luce è Porlock l'uomo decisionale (e dotato di macchina): "Mi dispiace ragazzi, ma ci vediamo...".
Ora. Non l'ho fatto per altruismo. Mi ero ricordato che nella macchina di Seek non solo avevo lasciato la copia di Robbie di "District 9" (avevano ragione: che fregatura di film! Borat Vs Predator!)... ma anche la mia giacca! Scatta l'operazione di soccorso!
- Ragazzi. Passate dall'uscita del retro perchè veniamo a prendervi. Cosa ne dite?
- Guarda, stiamo uscendo anche noi, perchè qui si sta allagando
Ho esultato quando siamo riusciti ad arrivare a Cesena prima che le strade si tarsformassero i indistinti flussi d'acqua (ho avuto una bruttissima esperienza nel 96, bloccato alle due di notte tra Cesena e Cesenatico).
Ad un bivio, praticamente a casa, Porlock proclama:"Io Marco faccio il giro da dietro..."
Un camion dei pompieri e qualche pattuglia si stavano muovendo lungo la strada. Andranno a soccorrere qualcuno verso Santarcangelo, mi dico. Si fermano, poi capisco. Sulla "strada furba" che volevamo imboccare c'era una macchina bloccata in mezzo all'acqua. Accantonata l'idea di imboccare la rotonda contromano, alla fine i nostri eroi (hey! Sono il migliore ammiratore di me stesso!) ce l'hanno fatta.
Che Fiumani potesse travolgerci quella serata ce l'aspettavamo. La fiumana un po' meno.
Cosa è successo, in quella nottata, per le starade di Santarcangelo, ancora non lo so.
Diaframma Live 2009 Clip 1
Diaframma Live 2009 Clip 2
Diaframma Live 2009 Clip 3
Diaframma Live 2009 Clip 4
Diaframma Live 2009 Clip 5
Diaframma Live 2009 Clip 6
Diaframma Live 2009 Clip 7
sabato, agosto 22
Walk Away Renee
L'estate musicale prosegue :)
Questo è un progetto che ci ha tenuti impegnati durante Agosto, un po' come se fosse un piacevole compito per le vacanze. Non è un segreto il mio amore per il "Left Banke", una band inglese di periodo e formazione beatlesiana che ho conosciuto grazie a "Pretty Ballerina", un pezzo assolutamente magico piazzato a tradimento durante una serata all'"How Does It Feels To Be Loved" a Londra.
Passano quel po' di annetti. Dal diventare cultore delle piu' melense scene underground presenti e passate a trasformarmi a fagocitatore di video musicali da postare su Facebook. E' proprio qui che ho attaccato la scimmia a Fabio Benni from Le Man Avec Les Lunettes.
Spiazzati dalla perfezione di un brano ancora cosi' attuale a distanza di tempo come "Walk Away Renee", un po' per scherzo un po' no abbiamo deciso di fare una cover. La canzone è stata incisa dai Tiny Tide, e ha visto la partecipazione di Porlock al calvicembalo (ma ormai e' il "membro fantasma ufficiale" della band, visto che sta suonando tutte le parti di piano per l'album) e il portentoso Fabio Benni ad alternarsi con me nel cantato (piu' Dalla-Morandi che Costello-McCartney) aggiungendo dei cori che mi hanno completamente spiazzato!
Potevamo non aggiungere una b-side a questo vinilino virtuale? Con samples vintage e flauti distorti, "Song 2" dei Blur sembra la versione malata dei Beat Happening remixata dai Pizzicato 5
Tiny Tide w/ Fabio Benni - "Walk Away Renee" Virtual 7"
giovedì, agosto 20
FIX
Prosegue l'estate musicale. Quale, visto che non ci sono eventi? La mia :D
Un amico mi aveva invitato a fare una cover di un brano dei Bee Gees. Ho scelto "Night Fever", immaginando come avrebbero potuta farla le Pipettes se avessero avvistato Beck tra il pubblico e l'avessero "tirato sù" a cantare. Risultato? Penso sia piaciuta solo in Indonesia (la nuova patria dell'Indie-Pop!) e, fortunatamente, all'amico che l'aveva richiesta! C'è Porlock alle tastiere, che è sempre una gran cosa.
Soddisfattissimo invece della nuova demo! Si chiama "FIX", uno dei brani a 3 lettere che dovrebbe far parte del Secondo Album dei Tiny chiamato "TenneT".
Eccole qua :)
Tiny Tide - "Night Fever" (Bee Gees cover)
Tiny Ride - "FIX" (Demo)
Ben altre soddisfazioni me le hanno regalate invece gli amici, che era da tanto che non vedevo e con cui abbiamo trascorso una serata proprio piacevole. Thanks friends :)
Un amico mi aveva invitato a fare una cover di un brano dei Bee Gees. Ho scelto "Night Fever", immaginando come avrebbero potuta farla le Pipettes se avessero avvistato Beck tra il pubblico e l'avessero "tirato sù" a cantare. Risultato? Penso sia piaciuta solo in Indonesia (la nuova patria dell'Indie-Pop!) e, fortunatamente, all'amico che l'aveva richiesta! C'è Porlock alle tastiere, che è sempre una gran cosa.
Soddisfattissimo invece della nuova demo! Si chiama "FIX", uno dei brani a 3 lettere che dovrebbe far parte del Secondo Album dei Tiny chiamato "TenneT".
Eccole qua :)
Tiny Tide - "Night Fever" (Bee Gees cover)
Tiny Ride - "FIX" (Demo)
Ben altre soddisfazioni me le hanno regalate invece gli amici, che era da tanto che non vedevo e con cui abbiamo trascorso una serata proprio piacevole. Thanks friends :)
domenica, agosto 16
Plain Little Game
Ok. Su questi canali è da un po' che non ci sentiamo. E' che siamo (sono) in ferie, e tra i tanti propositi che mi sono prefissato e non ho mantenuto ho voluto almeno rispettare quello di dedicarmi soprattutto a sole, ronfate e progetti musicali. Rompo il "Radio Silence" (e anche qualcos'altro) per presentarvi proprio uno di questi lavori, nella fattispecie una delle tante collaborazioni che sto potando avanti recentemente.
Si tradda dell'uscita di un EP di una gggiuovane (ma talentuosa!) artista americana chiamata Marilyn Roxie, una piccola Brian Eno statiunitense, con passione spropositata per tastiere vintage e musica elettronica. L'ep è il primo di una serie di lavori collaborativi ricollegati al ching e gli elementi della natura. Si chiama "Earth" e presto sarà seguito da "Water".
Potete scaricarlo gratuitamente qui
Nel primo Ep - "Earth" - trovate una canzone chiamata "Plain Little Game". E' scritta e cantata da un certo Mark Zonda. Magari vi piace (E' molto languida e David Sylviana). Dateci un'occhiata e lanciatemi un po' di feedback (per non dire peggio).
Torno in immersione. Buona estate :)
giovedì, agosto 6
Ting Punk?
Ogni tanto mi lascio andare anch'io ai sound più modaioli. La maratona dell'estate? I Drums che passano malvolentieri il testimone ai Joy Formidable (rimasti nel serbatoio dei gruppi da ascoltare più o meno dall'inizio dell'anno). La cosa più lusinghevole che si può affermare su questa band londinese, ora impegnata in un fittissimo tour sull'isola albionica, è quello di avere allietato recentemente migliaia di persone che si offrivano inconsapevolmente alla lobotomizzazione anestetizzata per opera degli Editors nel loro ultimo tour (ma sempre meglio della Bandabardò!)
Da poco è uscito il loro album "A Balloon Called Moaning". Io sono ancora fermo all'EP, e in particolare alle meravigliose chitarre postpunkiane di "Austere", ma potete scaricare l'album direttamente da qui in cambio della vostra insignificante mail.
Se siete stufi di recitare il solito Thomas Tantrum e in cucina siete rimasti a corto di Breeders, ecco una valida alternativa alla fame di buona musica.
MUMMA MIA
Ok. Andiamo dritto al sodo. Li ho visti in un video. Sono rimasto prima impressionato dalla loro presenza scenica, poi dalla band in generale, quindi dall'incredibile versatibilissima calda cinguettante voce di Raissa Khan-Panni. "The Mummers". Ogni canzone del loro album di esordio (Tell to Tell, di cui devo capire ancora la differenza con "Tale to Tell, Part.1") è un piccolo capolavoro, in grado di chiudere Bjork, Fires Furnaces, St. Vincent e Mark Mothersborugh in una stanza e dargli una bella lezione!
Brani orchestrati con cura al limite del maniacale, con ritmi mai scontati. Eppure orecchiabilissimi, tanto da dare assuefazione, in grado di stordire e affascinare in maniera obliqua colpendo dolcemente allo stomaco come un primo appuntamento in un parco a tema. (basti ascoltare la baccaranissima "Wonderland", e se se la stanno ascoltando anche Cornelius e Amy Winehouse scommetto che se la stanno rosicando un po' anche loro)
Direi che la costanza di Raissa, che per due anni si è smazzata tra macchina e traghetti viaggi verso e di ritorno da Brighton partendo da Londra, un po' è stata premiata. E' tempo di ricambiare tanto amore e rispetto per la musica supportando un po' questa band. Sarebbe un po' svilente se Raissa tornasse al suo lavoro di cameriera nel ristorante senza finestre. Un po' come abbandonare il pop eclettico e frizzante dei "The Mummies" per mettersi ad ascoltare i "Tinted Windows".
lunedì, agosto 3
Guida sragionata sul Pukklepop
Un caro amico tra poco andrà a Pukklepop, uno dei festival europei più osannati ma che, lasciatemelo dire, come ogni altro festival mondiale del 2009 nulla ha potuto contro la line up perfetta di IndieTracks.
Anyway. Cosa non dovete perdervi della fittissima sarrabanda del festival belga?
GIOVEDI' 20 Agosto
I "Faith No More" (sono ancora vivi?) li prenderei solo a sassate, vedere dal vivo gli "Off Spring" potrebbe essere un'esperienza dal quale non uscire vivi, o per lo meno senza la traccia di perlomeno una trentina di pedate in testa,
Io mi concentrerei su RAZORLIGHT, WILCO (imprescindibili, altro che quei mezzi zingari depressi dei Beirut), BON IVER (absolutely!), Crookers e Maximo Park ma anche no, Nutini e Dizzie Rascal nemmeno) e tra i più infami Grizzly Bear (zigzagate attorno ai La Roux, per carità), VETIVER assolutamente imperdibile (Andrew Bird proprio se non ne avete avuto abbastanza le altre volte che l'avete visto), se vi capita i giovanilistici Maccabees.
VENERDI' 21 Agosto
Un concerto dei Placebo non è prioprio il mio cup of tea, ma riconosco anche di essere in minoranza, Snow Patrol mi sono indifferenti, mentre i dEUS non li sopporto proprio. Eagles of Death Metal niente di trascindentale ma abbastanza validi, ma preferirei tuffarmi nelle atmosfere più smodatamente modaiole di Vampire Weekend e Ting Tings. Glasvegas e Black Lips sono altri gruppi che non mi dicono assolutamente nulla, ma saresti dei pazzi a non andare a vederli, mentre meritano la genialità di Patrick Wolf,
Vero gruppo imperdibile di Venerdì: I METRIC!!! (lasciate perdere Kap Bambino). I Bombay Bicycle Club altro gruppo da tenere d'occhio.
SABATO 22 Agosto Arctic Monkeys, DINOSAUR JR e NERD. Qui si ragiona! Non fate la cazzata di anare a vedere i dEUS se ve li siete persi la sera prima. I Klaxon solo se avete ancora post-it attaccati alla t-shirt fosforescente e siete molto molto ubriachi. "The Whitest Boy Alive" dal vivo è molto coinvolgente. Don Rimini lo andrei a vedere solo per il nome! Peaches... in studio mi piace, ma penso che boicottero' anche le date italiane... Tortoise da vedere, decisamente dignitosi. Il concerto dei Brakes può essere spassosissimo come una catastrofe, ma per sicurezza andrei a controllare.
La mia speranza va tutta in un secret festival domenicale a porte chiuse con Austin Lace e una reunion dei John Wayne Shoot me. Non ci sono più le band indie di una volta.
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