venerdì, novembre 30

Annie Hall

Che Annie Hall debbano suonare il 20 Dicembre al Lego a Dicembre lo sapevano piu' o meno tutti, che ci fosse Franchini alla consolle era immaginabile, che l'avrebbe coadiuvato Zonda la carta degli imprevisti. Be there!

BRETT ANDERSON

Bronson, Sabato 8, Confermato

The Future?


Se questa cosa si diffonde non ci sono veramente limiti all'autopromozione. Basta un adesivo. Il problema sara' un po' con i costi da parte di chi deve navigare col cellulare...

giovedì, novembre 29

Goodbye and hello

Elektra, Usa, 1967

Tim Buckley, nato a Washington nel 1947, vissuto in California e morto nel 1975 per un'overdose di eroina, è stato uno dei personaggi più sinceri e meno definibili della musica americana a metà fra gli anni '60 e '70.

Dotato di una particolarissima voce rauca, che per alcuni versi ricorda un Tom Waits ingentilito (di waits interpreta anche una delle prime composizioni, "Martha"), Buckley è stato un insolito e suggestivo ibridatore di stili e un toccante cantore del disagio esistenziale della generazione del Vietnam.

Goodbye and Hello, un album ricco di colori ed emozioni che ben ritraggono il periodo storico che preannuncia il '68, è il suo secondo lavoro, dopo un esordio passato inosservato (Tim Buckley, Elektra, 1966).

I testi poetici e violenti di Larry beckett caratterizzano i brani di questo album, supervisionato da Frank Zappa e prodotto dal chitarrista dei Lovin' Spoonful, Jerry Yester. Ottime, in particolare, "No Man Can find the war", ispirata alla guerra in Vietnam, e la visionaria "Goodbye and Hello", un sogno lungo otto minuti attraverso l'America, la libertà e la giovinezza in una cavalcata felliniana.

A distanza di una decade, gruppi giovanili come gli Smith e i Cocteau Twins riporteranno in auge la figura del musicista americano, dopo la sua scarsa fortuna e la tragica fine. Da ricordare la pregevole versione di "Song of Syren" incisa nel 1984 dai This Mortal Coil
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Hideaway

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L'altra sera, al Diagonal, la lezione di Luigi Bertaccini è stata molto molto molto interessante, tanto da non farmi pentire di avere dato fondo anche alle mi ultime energie. Si parlava "dei Buckley" (cosi, come se fossero "gli Ozburnes"). Ma alla fine il parallelo Tim & Jeff ha finito per essere un pretesto per fare un viaggio di 40 anni attraverso la storia delle piu' belle voci della musica rock. E al contempo delle biografie piu' sfigate e improbabili, soprattutto nella parte legata agli anni 70.

Purtroppo e' risaputo quanto sia dotato di una memoria degna dello sciacquone guasto di un cesso. Oltre a Joni Mitchell, vi ricordate di cantanti abbastanza fenomenali, misconosciute e disastrate di quel periodo? In particolare Bert ha mostrato il filmato di una specie di topolino di biblioteca, il cui cadavere fu' trovato tra i barboni in strada dopo aver trascorso gli ultimi anni della sua vita con convinta dedizione a troche e alcohol.

Su', su'... sparate un po' di nomi...

Dei Pazzi!

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{Via Gus}

Portati Via

Ieri prove con Tiny The Next Generation. Dovevano quasi tenermi col freno a mano, perche' ormai con il nuovo turbodistorsore boss la bordata shoegaze e' quasi inevitabile, soprattutto con le silurate spaziali dei sinth suonati da Lupin. Manuel e Joe in gran forma come al solito, tuttavia la macchina deve ingranare in questo suo nuovo assemblaggio.

Di una gentilezza spropositata Nicola e il resto degli Stonesof Venice, che hanno messo a disposizione il loro studio meraviglioso per noi. Ora si tratta solo di andare a pagare anche l'OfficinaSpacepony al Lego

(Noi gente del rock siamo tutti un po' suonati)

mercoledì, novembre 28

martedì, novembre 27

lunedì, novembre 26

Un paio di appunti mentali

1) Gli Alga Nori fanno strada di sicuro. Hanno capito cosa va a e lo fanno bene.
2) Sia la volta buona che riesca a vedere Art Brut?

Ok. Ora tutti a nanna :)

GITA! GITA!

Foto qui

Ragazzi. E' fantastico essere fisicamente distrutti ma sentirsi così bene. E' proprio un gran periodo per me. Sta andando tutto a gonfie vele, e spero che duri il piu' possibile. Forse la chiave di tutto e' l'entusiasmo, la voglia di divertirsi. Ma - SOPRATTUTTO - i buoni amici.

Tornato a casa dall'Office alle 05.00, svegliato alle 09.15... MA DORMITO DI UN BENE (come si dice in Romagna) da svegliarmi DIVINAMENTE (è sicuramente l'effetto degli intrugli dell'alcohol. A volte ti va bene, altre no)

Cerco di masterizzare piu' copie di cd possibile (3) da portarmi al MEI (non che ci sia bisogno di lasciare demo in giro, dato che non solo esistono posta e myspace, ma tanto al MEI non ci sono PIU' etichette VERAMENTE indipendenti. A parte Tafuzzy, of course!), sono già le due... e off we go!

Primo anno che al MEI mi tocca pagare (non mi andava di scavalcare il cancello con i Diesel nuovi, uguali a quelli vecchi, ma che costano il doppio)... ma come ho pagato i miei buoni 12 Euri tutto quello che mi piombaba addosso mi faceva vedere NERO. La musica metallobrufolosoadolescenziale a destra (sempre la stessa da quando ero brufoloadolescente io, ma forse sono gli stessi ragazzini a suonare ma un po' cresciuti, un po' come in "A volte ritornano"), un capannone con i cloni dei National sulla sinistra, uno che mi spaccia un'altro che non è proprio nelle mie corde come il fenomeno del momento... insomma... stavo andando down, ma non proprio a Paradise City...

A salvarmi non sono state invece le canzoni... ma GLI AMICI! I Clever, ormai ad una popolarita' stellare, dopo i tappeti rossi gli tocchera' la guardia del corpo, il mitico Ric da Rovigo (ex Genuini), Enver l'ho lasciato preso perche' non capiva bene se essere incazzato o in estasi (forse era semplicemente troppo preso)... la giornata l'ha salvata veramente.... MISTER BREIS!!!!

Io adoro quell'uomo... e mi sto sempre di piu' innamorando di Tafuzzy! In gran spolvero incontriamo il Re Miurgo Signor Biscio, della Ribèss Records, che come ricorda Breis sta avendo uno sviluppo lento, ma inesorabile. Gran spolvero pure per lui. Entrambe ripulitissimi da tutte le scorie burinacee della riviera. Cazzo! Diciamolo! Erano talmente professional da sembrare Bill Gates and Steve Jobs ad un pic nic!

Pubblic Relation Pubblic Relation. Ma piu' che altro la gioia insperata di fare qualcosa di interessante e movimentato. Si parla di musica, grana, e inconcibilialita' delle due cose. Ma - ad un certo punto - Breis' ha un'idea! IL PRETE E LA SADOMASO: IL DUO MARZAPANE. E' gia' tutto pronto, e lascio a voi indovinare quale delle due parti dovro' prendere.

Mi prende talmente bene che rimango allo stand. Tanto, bene o male, non chiudo la loro ultima compilation? :P

Mi scopro grande venditore di magliette, tanto che ci chiedono di coprire un buco ad un banchetto di fronte a noi che vende solo articoli heavy metal oriented e mi presto di buon grado, riusciendo a piazzare una spilletta dei Griffins. Per dire il grado di divertimento che stavo vivendo vi dico solo questa: ho rinunciato al live di Marian Trapassi (bellissimo il suo stand, forse l'unica cosa sensata del MEI assieme allo stand Tafuzzi e la nuova succursale HomeSleep), lasciando questa esperienza mistica e sensuale a Seek.

Scena clue al banchetto Tafuzzy. Un tipo massiccio, mezza eta', robusto, donna a seguito dal look egualmente dark, si ferma stizzoso misteriosamente di fronte alle magliette. Punta il dito su una di loro. Alza lo sguardo. Con rapido fare da maniaco sessuale apre la giacca, e sfodera assieme ad un beffardo sorriso... la maglietta Tafuzzy!!!. Ma non finisce qui! Prosegue e fa:"Te!" - parlando con me - "non hai capito ieri sera che la cantante ti aveva detto che la canzone che cercavi era nell'altro cd!!"

Ci sono rimasto!

Sono stato poi molto contento di rivedere Filippo. Non so perche'. Mi e' stato da subito simpatico sin da quando l'ho conosciuto al Tafuzzy Day, e anche questa volta mi sono spataccato la faccia.

"Posso farti da armonicista?"
"CERTO!"

Doveva suonare al suo stand. Alla fine il proprietario dello stand non e' arrivato. Ma il tempo stringeva, e noi abbiamo suonato lo stesso. E il successo che abbiamo avuto! Abbiamo attirato l'attenzione di tutti gli stand limitrofi, e mi ha anche passato la chitarra sul finale per intonare "Girls From Ronta". La situazione, su un suo brano che parlava di armoniche, era talmente divertente e surreale, che molto spesso non riuscivamo a tenerci dalle risate. MITICO FILIPPO!

Nello stand di MusicBoom (ma lo sapeveate che esiste da TREDICI ANNI?) c'e' una cassettina per le demo. Le esamino. Tiro fuori quella degli Heike e faccio all'owner:"Questi li conosci? Sono un gruppo che fara' strada. Ha dei numeri...". Non faccio in tempo a dirlo che si materializzano dal nulla Ema e Pastina (sembrava fatto apposta). Dei geni. Ema aveva dei bicchierini di plastica. Pastina delle bottiglie di San Giovese nello zaino, e delle vistose cuffie dal sapore seventy retrofuturibile kubrichiano. Praticamente offrivano da bere del buon vino (trocato?) e nel frattempo, mentre la libido passava dal palato ai centri psicotropici della libido etilica, effettuavano un'operazione di imprinting con l'ascolto delle demo. Esseri maligni, ma simpatici :D

Il Mattatoio un posto fuori di testa. I Brunettes sicuramente il concerto dell'anno assieme a Rufus Wainwright, DeerHoof e The Spores (tenete conto che molti me li sono persi e ho gusti molto particolari). Una bellezza fisica, musicale, emozionale talmente compatta, calda, intensa, che provare a descriverla sarebbe assolutamente ridicolo solo pensarlo. Contento di vedere tante facce note (c'e' ancora bisogno di fiere di musica indipendente per incontrarsi? Direi che se non ci vediamo almeno 3 volte a settimana ci vogliamo talmente bene che stiamo male) che sembrava quasi di essere ad un matrimonio di qualcuno importante, tipo Cisco, e invece era "solo" il compleanno di Silvia (auguri aguri). Le cose che mi hanno piu' colpito? In ordine sparso il locale in se (gran palco, gran acusica), il bambino che si affaccia alla finestra rapendo l'attenzine di tutti, la gara di ballo indetta dalla band con cd in premio (Polaroid si e' fatto da parte, o si avrebbe avuto il sospetto che la cosa fosse truccata), la buffissima faccia della cantante quando suonava il clarino (mi faceva fare dei sorrisi larghi 2 metri), il rap per la presentazione dei componenti della band (sembrava che si fossero trasformati nei GoTeam!), la maglietta della Stax, la disciplina incredibile di una band che ha saputo evolversi e superare ogni volta il proprio potenziale, risultando costantemente mai scontata pur riuscendo a puntare sempre al cuore non sbagliando un colpo.

A proposito di magliette, mi ha fatto morire Paolo con la maglietta Knifeville!

- Ma... ma... e' la concorrenza!
- No. Ma e' un gemellaggio. Cioe': in questo momento lui non sta indossando la mia. Ma pero' e' un gemellaggio.

Cercando un posto dove riuscire ad azzannare qualcosa che non fosse una frangetta (molto carine, ma non sfamano parecchio) becchiamo due tipi che vengono da (se mi ricordo bene) TREVISO. Cercano il Mattatoio.

- Guarda. Siamo usciti per mangiare... ma ci siamo persi anche noi! Ma non e' che andate li' per il concerto?
- Si'
- Ecco. E' finito
- Cioe'... iniziava VERAMENTE alle sette?

Ah, di'. Cmq sara' solo la mia incredibile faccia di tolla da intramontabile cialtrone che mi salvera' dalla vergogna di calcare lo stesso linoelum che si e' fatto pestare dagli stivali di una delle band che, assieme a Soko, sto amando di piu' in questo momento.

Molto molto gustoso anche il DJSet, mentre elemosino l'agoniata Sweppes alla spina prima della veloce chiusura del locale. E ci troviamo fuori a fare delle chiacchiere. Sempre e solo noi, senza altri in giro.

"Oh. Avete visto? Siamo quelli che vengono da piu' lontano e sempre gli ultimi ad andarsi a casa. Alla fine gli unici veri Irresistibili rimaniamo sempre e solo noi"
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domenica, novembre 25

The Devil's Cup


L'idea di Pullo di usare una tazza da lord pensionato inglese è stata una genialata.
La mia di usarla per bere birra ancora di piu'.

Mi sono divertito parecchio a mettere su dischetti all'Office (continua la mia operazione mica tanto occulta di brainwashizzare la gente con i "Santa Dog"). La parte piu' comica e' stata un gruppo di proto-bikers che se ne va verso le 4 di mattina, e con segno delle corna alzato verso il cielo mi fa:"Hai avuto i tuoi buoni momenti rock, ragazzo!"


YEAH! Anzi.... cme direbbe Pullo: "Cazzofigata!"

Il nuovo dannato fottutissimo trend è trovarsi a chiudere il sabato sera all'Office, altro che venerdi' e venerdi'...

Se poi non avessi digeisettato proprio ieri colà mi sarei perso il gruppo rivelazione dell'anno. THE SPORES! Non solo sono stati incredibili, non solo Molly Moguire è veramente carina e sa tenere il palco come poche con pupazzi degni della versione steam punk del Muppet Show, ma l'ultimo disco è veramente incredibile (Ho messo su' "Ghost Town" sulla fiducia, dopo un rapido pre-ascolto in cuffia)... e la band ha stupito tutti suonando una versione rock di "The Sound of Silence"... con il testo di "Should I Stay Or Should I Go"! Ora dico... solo dei geni possono arrivare a tanto!!

Ho cannato in pieno quando mi sono fatto fare l'autografo (ero un po' partito...) e non ho capito che Molly stava cercando di dirmi che si trovava nel cd-singolo a parte...

Grazie a Seek, Porl, Luke, Pull, Len e la sua Scorri-Banda. E allo staff dell'Office tutto. In particolare alla barista XD

Ah! Dimenticavo! Sono stato molto contento anche di avere conosciuto Laret, amica di Lasteeffem (una volta tanto che uno non ti dice:"Ma noi siamo amici su Maispeis" XD )

Foto qui :)

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sabato, novembre 24

Gonzo Articoli


Dai. Non potevo stare troppo tempo lontano dal mestiere di reporter on-line XD

”Antique 96” dei Pizzicato 5 è sostanzialmente solo una raccolta. Tuttavia mi sono affezionato talmente tanto a questa compilation da considerarla comunque uno dei miei album preferiti, esulando anche dal contesto nipponico. Quando fantastico sulla possibilita’ di ritagliarmi un pomeriggio lontano dalla routine quotidiana per non fare altro che oziare sul letto fantasticando e lasciandomi cullare da sensazioni dolci quanto malinconiche, ebbene, dallo scaffale della scrivania non esiderei a scegliere Romantique come colonna sonora per quella giornata."

Il seguito su Onda Alternativa. Dove - chiaramente - mi occupero' di J-Rock.

Soredewa mata ne :)

venerdì, novembre 23

Posta

Allora. Vi racconto questa. Anzi. Ve ne racconto 2.

La prima. Se ti tritrovi al casello dell'autostrada senza biglietto esci lo stesso. Ma passiamo alla seconda.

Ieri sera sono stato al concerto di Dente (un po' involontariamente, invero), un cantante che - a suo stesso dire- e' sulla bocca di tutti. Non mi ritrovo molto in quello che fa, ma oltre all'innegabile talento e' risultato veramente una persona discreta e simpatica.

La comica - che non posso esimermi dal raccontare - vede E. e Dente (Milanese, mi sembra) protagonisti.

D: Questa cassa non funziona bene
E: Fatto bocchino
D: Cosa?
E: Fatto bochino
D: Cioe'?
E: Cioe'... bocchino... un affare da non molto valore...
D: Si'. Ma cosa vul dire "Fatto"?

Everybody must get stoned!!


Conoscete gli Stones of Venice? No? MALISSIMO! Uno dei miei gruppi preferiti del momento! Se non altro il piu' fresco tra la mia rosa di band rock del cuore! Chiaro che non mi lascio scappare l'occasione di vederli al Vidia il giorno di Natale (Natale alternativissimo)

Sono proprio contento. Per loro come band e per me come fan :)

giovedì, novembre 22

mercoledì, novembre 21

Jesus Hits Like The Trippin' Daisy

Per mettere a riprova la mia olditudine, oggi mi sono messo a riascoltare qualcosa dei "Trippin' Daisy". Ve li ricordate? O vi sono sfuggiti negli anni in cui emergevano" Alice in chains" e "Dinosaur Jr"? Probabilmente i "Nirvana" erano già passati nei verdi prati del pop e avevano fatto terra bruciata, e i "Tippin'" non erano allucinati quel tanto che basta per trasformare "One Through Four" in una hit come avrebbero potuto i "Flamin' Lips".

Rimangono tuttavia una band che adoro, e ogni tanto mi piace riascoltare, se non altro per le sghembe melodie evocate da brani come "This Cradle Song", e la vena evocativa di "Kids Are Calling", di fatto gia' un brano dei "Polyphonic Spree" per composizione e stile.

Non e' un caso che proprio tre membri della band (Tim DeLaughter, Mark Pirro Bryan e Wakeland) andranno proprio a costituire il nocciolo della corale band di Dallas, lasciando Ben Curtis ai suoi "The Secret Machines". La deflagrazione che causò la diaspora la morte di Wes Berggren per attacco cardiaco. In mezzo a tanto rumore non ci rimane che cercare fra i detriti e riprendere in mano le loro stranianti canzoni. Dei piccoli gioiellini nella polvere.

"Halo Comb"
"Stella is a planet"
"I am good"

martedì, novembre 20

Yet Another DJSet

Off The Stage

Questa mattina vi lascio con le canzoni della giovane e talentuosa Freschard, cittadina del mondo, ma in particolare di Parigi. Dato che i suoi cd vengono venduti solo durante i suoi concerti... fatemi sapere :)

L'album, di fattezza acustica ma gradevole e melodico, dai suoni asciutti ma precisi, mette in risalto ballate sospese fra uno sguardo stupito e a tratti naif sui grandi perche' di un mondo insensato e insensibile, con una velata caustica ironia ("I Must Be Looney") a cedere saltuariamente il posto a tutta la dolcezza del pop acustico più tradizionale (Il caraibico "Me+depth=2")

Le canzoni che vi presento sono tratte dall'album "Click Click", autoprodotto e registrato da Clémence assieme a Leo Bear Creek alle percussioni e Stanley Brinks, che oltre che ad un buon basso e chitarra solista ci regala dei gioiosi passaggi di clarinetto.


"I Must Be Looney" - Freschard
"Why they don't..." - Freschard
"Who the World belongs to" - Freschard

domenica, novembre 18

Feel The Wine

[ Foto della sessione di registrazione]

Voi direte: "e' sabato, fai tardi, il giorno dopo tanto dormi".

Col cazzo! Quattro ore di sonno, sveglia, arriva Porlock (mica scemo lui! All'una e mezza era gia' a casa ieri!), diamo la sveglia a Joe, colazione, si va verso il Capannone Studio. Francesco Minotti è una persona squisita, molto ospitale, organizzata, ha una gran pazienza, sa il fatto suo. "Girlfriend" parte un po' in sordina. Fuori fa' tanto freddo. A vederci in collina con lo studio con tutte quelle assi di legno mi sembrava di essere all'interno del documentario delle registrazioni di "A Kind of Magic" dei Queen. Facciamo quattro take della batteria e una registrazione per i cembali. Quando ci ricordiamo di cliccare "Rec" (viva gli aggioramenti di Cubase).

Poi qualcosa cambia. Porlock, gia' osservando la piantina di Google Map, non esita a mostrare la sua conoscenza di ogni piu' sconosciuto paesino montano ricordando per ciascun nome un ristorante in cui ha mangiato. Facile quindi trovare un luogo in cui cibarsi. Io ho i soldi contati per la registrazione. Vado di bancomat [straccione mode on ](raga, mi dovete i soldi, ricordatevelo) [mode off]. Andiamo di ravioli, ragu' e tagliatelle, e dato che l'acqua fa' la ruggine (abbiamo ordinato la bottiglia per non fare la figura degli alcolizzati e non l'abbiamo aperta) ci facciamo portare prima del caffè anche degli amari.

In poche parole: torniamo in studio che siamo delle altre persone, e il brano successivo ha una grinta strepitosa! Questa e' per SuperTinyFan! Vediamo se riconsocete che pezzoe e' :D
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You Have Killed Me

E' strano. Che poi non e' strano. Tante cose sono strane. Contemporaneamente. All'unisono. Ci sono periodi merdosi e periodi in cui tutto sembra allinearsi in sincronia. In modo perfetto. Ed e' da un po' di sabati (diciamolo, effetto onda lunga e' da un paio d'anni) che a volte c'e' un'armonia sottile che sembra regolare tutto al placido ritmo della musica migliore.

E questo sabato? C'era una persona che non mi aspettavo di vedere, gli amici migliori, i suoni di un abile chitarrista passati attraverso l'amplificatore di casa abituato a sputare strimpellate degne del piu' becero oratorio.

E come dicevo e' tutta una catena. Chiacchiere, sguardi, viaggi, l'archivio di una barcata di pensieri degni di consumatissimi postadolescenti che vengono spinti a forza dal cervello fuori dalle orecchie da un pragmatissimo "Ma no".

"Ma no" sto cazzo! Esci, fai due passi, ti butti sulla fantasofia spicciola con nuovi amici, cerchi di giocartela fino agli ultimi sgoccioli questa stracazzo di notte in cui sarebbe troppo stupido rinunciare a bei momenti per BANALISSIME ore vitali di sonno in una settimana che non ha conosciuto tregua... e poi le fantasie te le ritrovi li' che ti aspettavano.

A volte vivere in una citta' piccola piccola è proprio un piacevole piacere.

From Mark With Love

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Foto
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sabato, novembre 17

Ok Tuxedo...

... questo arrangiamento mi puo' star bene....



PS... in radio mi sono dimenticato di dirlo... ma i cordi di "The Psychopath At The Club" non sono di Brian Wilson, ma di Fabio Benni :)

venerdì, novembre 16

A grande richiesta

Mark e Porlock dei Tiny Tide @ Glamorama

SuperFama

Gradito ritorno a Cesena: gli Atari al Retropop venerdi' 22 Febbraio :)

Tappi di Champagne

Signore e signori... i Static of the Gods. I Nuovi Santa Dog? Asoltate un po'...

Winter in Bologna


Questa nottata Mark Zonda ha rischiato la morte del rock piu' ridicola superando di gran lunga la classifica dedicata, soffiando il posto a Nico per un colpo di... tosse!

Gentilissimo Art e MeriMerighi ad ospitare quei due pazzoidi di nome Mark e Porlock sulle frequenze Glamoramose di Radio Città Fujiko. Abbiamo ricordato i bei tempi delle radio che furono, diffuso il verbo di Ronta (sono andate in onda a discrezione di Art "Girls From Ronta Wikked Mix", "The Psychopath At The Club", "Girlfriend"), messo su' Diaframma e Santa Dog (spero che Seek stesse ascoltando in lacrime), bevuto dell'ottimo vino casereccio, sparato indicibili stronzate, ma soprattutto goduto di musica. ROCCHENRO'!

A NEW SODA SONG SPECTACOULAR!!!

I WANNA BE YOUR CAT

Semplicemente geniale!

giovedì, novembre 15

Radio Eteree

Questa forse piace a Seek...

Scambio di Spillette

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Mi mancava vedere gli Artemoltobuffa, curioso di vedere da come si erano evoluti dai tempi del loro esordio nel 2005, quando vidi uno dei loro primi sgangherati concerti ad Urbino. Mi mancava ascoltare "Lacrime a Biro" e "Stanotte/Stamattina". Ma soprattutto mi mancava la gente del Diagonal :)

Ecco alcune foto.

martedì, novembre 13

PUFFY the monster go go!

"Ormai sono talmente abiutuato ad ascoltarle che non mi sembrano neanche piu' strane" - Matt Share

E' uscito, con mia grange sorpresa, il nuovo album delle Puffy. Sorpresa in quanto tempistiche, perche' ormai il duo di chanteuse nipponico e' diventato una garanzia. Crollano case discografiche, si sciolgono gruppi, tramontano idols, poi c'e' Olivia Lufkin che ha sali e scendi che di allusivo lasciano a intendere ben poco, ma Yumi e Ami sono sempre piu' giovani, sempre piu' belle, sempre piu' forti.


Mi sono innamorato di questo gruppo grazie ad una compilation di roba nipponica passata dal server danese di WildHearth nel lontano 1998, e l'immagine di quell'inverno e' indelebilmente associata al gruppo di discussione di cartoni animati IAC e alle note dell'ipnotica e festiva "Tararara", a tutt'ora - mi sa - il loro brano migliore.


Da "Jet Cd" e "Fever Fever" ho ascquistato tutti i cd originali, e se si era notata una piccola crepatura con l'acerbo e poco ispirato "Spike" e l'apertura al mercato americano, con gli album successivi le ragazze sono riuscite a ritrovare la verve e raggiungere un buon equilibrio tra pop, irriverenza, melodie e carica punk.


Torniamo a noi. Esce quindi il patinatissimo "Honeycreeper", con il ritorno all'ovile di Mamma Sony dopo la gradita avventura indipendente con "Splurge", con Butch Walker, Anders Hellgren e Yamanaka Sawao dei Pillows che si affiancano all'onnipresente e storico Okuda Tamio.

Ciascuna canzone dell'album e' in grado di camminare con le proprie zampette indipendentemente dal cd, che potrebbe a sua volta risultare quasi come una raccolta, dato che meta' delle tracce presenti appaiono in sigle di anime (" Oedo Nagareboshi IV") o spot pubblicitari. Tuttavia l'albulm ha una buona coesione d'insieme, e nel complesso offre una vera e propria miscela esplosiva fra il tradizionale suono della band (abbandonati gli episodi individuali di Yumi e Ami approcciati in "Splurge!"), nonostante il bizzarro amalgama di session man e produttori che si susseguono nella costosissima operazione - alla fine - commerciale.


L'albulm parte con
"Original Diamond", brano che sembra richiamare molto da vicino l'apertura di "Fever Fever", ovvero: Puffy al 100%, e la cosa ai fan e' davvero molto gradita!


"Ain't gonna cut it" probabilmente la mia canzone preferita assieme alla spasmodica e Ramoniana "Kuchibiru Motion", questo per via di una melodia perfetta, sospesa a meta' fra le stesse Puffy,Brian Wilson e Phil Spector, sostenuta dalle ottime visionari e irriverenti liriche di
Anders Hellgren, che non possono che giovare al brano.

" Kimi to O-tobai" un riempitivo trascurabile, forse passabile nell'arco di un minuto per un servizio su brufolosi giovani in skateboard, con un notevole quanto anonimo assolo di chitarra. Forse dato in pasto a Cornelius il brano avrebbe potuto offrire grandi cose (penso a "FreeFall"). Direi lo stesso per "Hayai Kurima", se non fosse per il cantato simbiotico e sincronizzato e assolutamente cristallino e perfetto e quel ritornello sgaffissimo e sbilenco, quasi degno dei Kinks, che dura l'arco di pochi secondi e salva tutta la canzone.

"Sayonara Summer": l'estate sta finendo? Brano quasi indegno e assolutamente skippabile. Innoquo

"Boom Boom Beat" strepitosa! Musica da party! Solo i SuperGrasse avrebbero potuto lavorare ad una degna versione europea! Uno di quei brani che, con propedeuticita' del video, possono farti rimbalzare sulle pareti di un locale durante una festa se solo aumentata di qualche punto pitch!

Anche "Closet Full Of Love", sebbene di genere completamente diverso (pop puro sospeso fra '80 e '90) sarebbe un successo strepitoso se messo nelle mani del produttore giusto (pensavo a Trevor), con un ritornello che ti porta solo dove "Video Killed The Radio Stars" potrebbe osare.

"Hasanjiyauze" è scandalosa! E' la fotocopia dell'apertura di "Girls on Circuit", "Complaint" energica, ma decisamente troppo piatta, ma con una batteria che - come dicono i giovani - spacca.


In
"HoneyCreeper" si trova comunque lo spazio per giocare con alcuni esperimenti, e mentre gia' il cd presenta la sigla di un anime, il duo ne inventa una originale fittizia con tanto di drama (praticamente serie televisive narrate alla radio, molto in voga in giappone) in "Youkai PUFFY". La parte che prende il via dopo la narrazione orrorifica (da cui il pretesto per chiamare l'albulm HoneyCreeper) è un cantato che mi ha ricordato gli Wings di "Band on The run" e "Live and let die" per cambi di ritimca e fantastiose e vivaci soluzioni melodiche, repentine e traballanti come un gatto in corsa su un albero scricchiolante.


Continuanto gli apprezzatissimi azzardi, che portano il duo a svecchiarsi un poco, la tazendiana "Island" in chiusura rivaleggia per bellezza con il classico successo di Macca "Mull of Kentyre".

E se le Puffy non fossero immortali? Nel frattempo spero riescano a sfornare album cosi' gradevoli una volta all'anno, perche' di fantasia e grosse produzioni qui qualcuno ne sente ancora il bisogno.


"Complaint" - Puffy
"Sayonara nama" - Puffy
"Closet Full Of Love" - Puffy

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lunedì, novembre 12

TapeOnToo

Visto che sembra che questa cosa del "Parolaio" mi fara' fare molta strada... nel senso chilometrico del termine, ho compilato una sorellina alla precedente cassetta "TapeOnMe". Chiaramente si chiama "TapeOnToo" :)

Side A:
Today Tomorrow Sometimes Never - Echobelly
Back On The Chain - The Pretenders
Wake Up - Dyrdin
Waking For Winter - Gorky ‘s Zygotic Mynchi
Cat Piano - Sea Bear
Antananarive The Second Grace
Mon coeur mon amour - Anais
Julie - Gonzo48k
I‘ll Kill Her - Soko
Miss Trudy - Gorky ‘s Zygotic Mynchi
Where Does Yer Goes Now - Gorky ‘s Zygotic Mynchi
Happiness - Gorky ‘s Zygotic Mynchi
Everybod’s Got Somebody - Earle's

Side B:
Satin Chich - Goldfrapp
Grip Like A Vice - Go!Team
If You Want Blood - Matt Pond P.A.
You Ain't No Picasso - Bishop Allen
Police Story - Dirty Projectors
Miniature Kingdoms -
Gorky ‘s Zygotic Mynchi
Eyes Of Green, Green, Green
- Gorky ‘s Zygotic Mynchi
Now Be Thankful - Fairport Convention
Captain Fantastic and The Brow Dirty Cowboy - Elton John
The Dandy Cowboys - Soko
Sit Down I Think I Love You - The Mojo Men

domenica, novembre 11

Considerazioni a caldo sul film di Rino Gaetano

1) Io Rino Gaetano lo ascolto piu' o meno da sempre, e ora mi rompera' i coglioni conforndermi fra la massa di lobotomizzati che si faranno tenere da parte le copie dei cd di TV Sorrisi e Cialtroni dall'edicolante.

2) Beato l'attore che ha interpretato Rino Gaetano e tutte le volte che ha dovutorigirare certe scene

3) Franchini nel ruolo di co-protagnista e' leggendario!

At the Square's Edge


Qui le foto del concerto al Lego dei Clever.

Qui il bootleg ufficiale di Seek.

Video 1 (questo e' speciale! Una cover dei Shyness!!)
Video 2 (souncheck)
Video 3
Video 4
Video 5
Video 6

Ce la facciamo?

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Ho lasciato talmente cose arretrate che scommetto la maggiorparte me le saro' perse per strada, in qualche angolo della memoria. Allora zigzaghiamo assieme in queste strade zingare e spensierate di una settimana sabbatica, dove avrei dovuto incidere 50.000 demo, e invece ho avuto piu' impegni del normale. Ce la facciamo? I due punti cardinali del sabba sono indiscutibilmente due concerti, quello di Morgan all'Estragon (di cui il servizio sopra) e quello al Lego dei The Clever Square.


Morgan: boh. Ero stanchissimo. Come artista rimane - a mio avviso - uno dei pochi italiani che riesce capace di grosse produzioni unendo intelligenza a trasgressione, gusto e indipendenza, e se non mi sarei mai aspettato un concerto degno dei Kraftwerk fatto solo di tastiere (cosa che detesto dal vivo), se non altro la mera esecuzione di "Altrove", "Da A ad A" e "La Cosa" mi fanno veramente fibrillare gioia e entusiasmo. Svariati problemi tecnici con le macchine, vere padrone e musiciste di esseri inumani, con scene agghiaccainti fra nebbie sintetiche anni ottanta e luci uniposca dove Morgan e l'Ataualpiano Mega (ma che nome e' Mega?), alto piu' di due metri come tutti gli Ataualpiani, si scontravano a fronte di pochi centimentri l'uno dall'altro/a in una collisione di menti e delay.

I guasti tecnici sono stati se non altro una scusa per regalare improvvisate perle come "Life on Mars" e "Save a Prayer", introdotta dall'obbiezione di una fan che associava un'ocarina al suono della medesima canzone.

"No! Save a Prayer non si fa con questa. Save a Prayer si fa con questo strumento qua...". Morgan comincia ad accennare il celebre giro di tastiera, il pubblico e' in visibilio, e l'artista prosegue con il resto della canzone.

Altra nota degna di considerazione: le sigarette che le fan di Marco Castoldi continuavano a gettare sul palco.
"Vedi quella scritta laggiu'?", da Morgan a Mega. L'entita' Estragon aveva piazzato nel megaschermo che tanto aveva divertito gli America quando per il concerto aveva decio di tramsettere scene della vecchia serie di Batman un severo "NO SMOCKING" in grasstto viola su campo nero. "Non riguarda certo noi! Noi mica l'abbiamo lo smoking!"

E' valsa la spesa del biglietto? Se non altro per una certa scena a cui io e Porlock abbiamo assistito durante il concerto, che nesusno aveva avuto il coraggio di tirare fuori per imbarazzo durante la serata, ma poi ha trovato inevitabilmente la sua via fuori dal noumeno durante il ritorno.

E siamo a 2 sabati fa'. Il sabato precedente a questo e' stata una serata assolutamente meravigliosa. Nata e morta a Cesena nella piu' totale, lucida, impalpabile leggerezza e spensieratezza, partita dal concerto di Jocelyn Pulsar (primo dei due concerti a cui dovevo presenziare in acustico poi saltati), che si e' spostata poi all'Officina 49 e in giro per la citta', fra tanti amici.

Proprio quella sera - strano- Seek decide che ha fame. Ma questa volta il caso e' piu' serio. Non ha fame di una cosa qualsiasi. Ha fame di SPIANATA. Vi diro' di piu'. Ha fame di spianata con mortadella. Ma ignora che Spinosi il sabato era chiuso. Il miracolo e' avvenuto comunque, grazie ad una reminescenza delle Notti Bianche. La scena fotografia della serata: le strade della citta' alle 4 di notte, deserte, chiaramente buie, con strani luci al neon bluastre accanto agli stand smantellati, con un vento abbastanza intenso che ne scuoteva i teloni e portava a spasso sporcizia e detriti degli assaggi enogastronomici, con qualche pattuglia della polizia ferma di taglio sulla strada appostata per puro esercizio decorativo. Kubric in pieno.

Poi invece al forno era pieno, e ho incontrato perfino un mio caro amico che non vedevo da parecchio.

Cosa ci sia stato veramente in mezzo a farcire questa settimana ora non ricordo proprio, a essere sincero. Mi sa tante corse, acquisti, e prove con la chitarra. Del concerto dei Tiny vi ho gia' parlato, ma della serata al Covo di Venerdi' no.

Gli Asobi Seksu un gruppo completamente trasfigurato e digievoluto rispetto a quest'estate alll'Hana-Bi... Lo si poteva gia' intuire dal look della cantante completamente dark con frangia da combattimento tirata giu'. Il chitarrista decisamente piu' incendiario e carico, bruciando il fuomoso etere del Club piu' nebbioso di Bologna con una chitarra incendiaria e prodiga di effetti, brandendo la Strato in aria esplorando lo spazio intorno alle sue effettiere.

Momento della serata: quando il batteraio si e' portato via un piatto dal drum-kit per suonarlo a bordo palco mentre la cantante ha dato libera via a tutta la sua rabbia e sensualita' in un ottimo spettacolo di percussioni e batteria. Il TOP. Penso che non si potesse pretendere piu' energia da uno spettacolo live. A parte dei tappi per le orecchie. Ottimi anche i romani Sea Dweller, che Seek e Accento Svedese hanno marcato come "gruppo shoegazing per antonomasia" con mille appunti su look e suoni. La bassista TROPPO carina, in una mise che neanche Magica Emi con mini e scaldamuscoli gattosi, che preannunciavano tutto il clima elettronovanta a venire durante la selezione musicale della serata. Mi ha fatto molto piacere anche vedere Squilli, compagno di irresistibilita', con cui abbiamo condiviso un po' di pensieri e frustrazioni legati all'era moderna.

Poco poco poco spazio a Polaroid, che era in gran forma, ed era l'unico che poteva salvare il post-serata.

SCENA TOP: Io e Seek riportiamo le chiavi della macchina a Robbie al Covo. Sulle note di Mongoloid un tipo abbastanza alto e' in perpetua instabilita' incombente di fronte al nostro amico ondeggiando una sigaretta di fronte al malcapitato come se tirasse di fioretto da sbronzo mentre Robbie cercava inutilmente di accendere l'accendino senza successo. Il top, appunto!

Sabato: corse, corse, corse. Ho passato il pomeriggio tra lezione di canto, accompagnare all'improvviso Gec e la sua band al Lego (con giusta incazzatura di Ettore che non era stato avvisato dell'arrivo) e le prove dell'intero repertorio acustico di "Feel The Blank"


Il concerto dei Clever e' andato bene al Lego. Nonostante tutti i mille inconcenienti. Ero molto orgoglioso della mio Hyghes and Kettern blue edition (l'ampli). La chitarra di Gec non ha mai avuto un suono cosi' vivace, pulito e cristallino (che poi magari a lui non piaceva neanche). Nota divertente. Alle 10.40, in notevole ritardo, cominciamo lo spettacolo. (fantastico quando ho provato "February" con Gek e Kapp mi redarguisce:"Ma cosa stai facendo?!?!", e mi scappa fuori un "Stiamo giocando". Non so perche' ho risposto cosi'. Mi e' venuto fuori. Ma non si discostava troppo dal vero). Non c'era praticamente nessuno. Si incazzano perche' abbiamo cominciato, stoppiamo il concerto... e miracolosamente verso le 23 arriva un bel po' di gente, e si riprende.


Frase della serata. Su indecisione di Gec e Stefano su quale pezzo scegliere per chiudere il concerto, all'ennesimo dibattito con Ste, Gec sbotta ironicamente con:"Allora suoniamo o vogliamo stare qui a discuterne tutta la serata?". Fantastici! Gec e Ste sono assolutamente fanstastici!


Riesco anche a fare un DJSetting post ascolto inaspettatamente lungo! Abbiamo tirato fino alla chiusura alle 02.30, e vedere che tanta gente e' rimasta di sabato a Cesena fino a cosi' tardi mi ha fatto veramente molto molto piacere. Fra i brani passati Santa Dog, cose del collettivo Elephant 6, Eeels (Pullo era a fumare, e, ha veramente del paradossale, mi suggerisce di mettere su' lo stesso brano dallo stesso album che avevo messo poco prima), Belle & Sebastian, Joy Division, Nomie Maki, Asobi, Puffy, John Mellecamp (ben tre persone mi sono venuti a chiedere cosa fosse, perche' sapevano cos'era, ma non aspevano cos'era), MACCA E COSTELLO (a tradimento, fra una hit e un'altra), Beatles, Kinks, Flipper's Guitar, Seagull Screaming Kiss Her Kiss Her, Salon Music, Pete Drogherthy, Santa Dog (Io e Seek cantavamo tutte le canzoni a squarciagola - li ho messi su' 3 volte- e continuavamo a ripetere a tutti "questo gruppo suonera' proprio al Lego a Febbraio!!) Macc e Costello (Forever Present Past e Beyond Belief... e non e' scappato nessuno!), Saloon Music ("Hunting on Paris" tecno Jacno zero return rec), Pedro, BC Camplight, Orange Juice, Apples In Stereo, Olivia Tremor, Weerzer, Elliot Smith, Beulah, Love is all, Echobelly, Jean Jac Goldman, Hold Steady, Margo Guryan, She wants revenge, Enon, Moz ("Alsatian Coustin"), Low ("Canada"), The Donnas, Louminous Orange,
Joy Division (Porlock riconosce "Warsaw"), Okkervil ("You can't hold bla bla bla"), We Badd, Hero N. In chiusura: "Will you still love me tomorrow" by Moe Tucker e "Leur l'existence" di Kahimi Karie.

La serata poi si chiude in un'intima Officina, dove Tomei e Growlman intavolano una discussione sulla professionalita' dei registi pornografici indipendenti e la successiva solita e gradita spianata con mortadella.

Oggi? Sto rimettendo a posto tutte le pratiche della macchina in caso di eventuali incidenti di percorso :)
Buona domenica, voi che potete godervi questa fantastica giornata di sole. Collasso post atomico per me.

sabato, novembre 10

Via

Alla fine mi sa che andro' a vedere anche Okkervil River e Soda Fountain Rag :)

Potrebbe darsi

.... che questa sera al concerto dei Clever Square faccia due pezzi in acustico pure io. Sicuramente mettero' su' due dischini insieme a Pullo e Franchini.

Nel frattempo sembra che Ettore del Lego sia cosi' gentile da fare aprire ai Tiny anche il concerto cesenate dei Santa Dog (che stanno cercando ancora alcune date extra in Italia).Questo blog ESIGE un resoconto movidiano di DUE settimane. Vedremo di recuperare.

Nel frattempo... BE THERE!!! :)

venerdì, novembre 9

Beaglewool

Foto: Qui.
Official Bootleg: Qua.


Alura. Mi si chiede di raccontare con parole mie la serata di ieri sera. Beh. Diciamo che c'era un Beagle presente allo spettacolo. Non e' gia' sufficiente di per se per dire che e' stata una gran serata? :)

Quando mancava poco al ritrovo al Lego (grazie mille ancora ad Ettore per disponibilita', pazienza e cortesia) per il soundcheck quando Jocelyn Pulsar mi invia un messaggio su myspace (si chiamano ancora mail?). Siamo sul giornale. Gia' avevo preventivato un paio di pizzette alla Barriera per riempire lo stomaco. Ne approfitto e scrocco una copia del Corriere Romagna. Scopro che siamo "Avant-Pop". Terribilmente azzeccato e non ci avevo mai pensato. Bravo Bertaccini, che scrive il nostro nome e quello degli Holmes in grassetto per far passare inosservata la data della bravissima Rose Kemp al Clandestino (che sicuramente meritava piu' di noi).


Nervosismo mio personale per l'atteggiamento di alcuni della band ad understimarsi, viste le battute su nostre presunte implicazioni in cronaca nera alla dritta che eravamo sul giornale. La serata vedra' evolvere e invertire la nostra sensibilita' in merito a stima e positivita' in modo del tutto opposto. I casi, i perche' e i nonsocome della vita. Gli Holmes algidissimi, distaccati, bravissimi, delle piccole macchine da guerra. In giro per l'Europa con il loro furgoncino, non hanno bisogno di nessuno, totlamente autosufficienti, un terzo della band e' ancora in giro per la citta' mentre dovremmo procedere con il soundcheck, mentre chi si concede uno stuzzichino o controlla sereno l'account di Facebook replica placidamente che tanto loro per provare i suoni ci mettono 5 minuti. E cosi' e'.

Ognuno sui concerti ha la sua para personale. La mia e' il soundcheck. Questo perche' la Dean, anche se pluggata, per l'accordatura prende su suoni da ovunque. E non basta. una volta accordata basta sfiorarla e perde l'accordatura. Per questo ora procedo sempre ad un secondo check accordandomi con Porlock alla tastiera.

Proviamo 2 February. Suonare senza spie (non parliamo di cose bulgare) va tutto a favore di una piu' slanciata ottica punk. Tant'e' che le due "February" suonate come prova in onore dei primi avventori vengono molto meglio di quella suonata poi al concerto.


La frase della serata, che si rincorre di casella di posta in microfono: "Ready to go!"


A sentire gli altri della band erano tutti decisamente piu' rilassati rispetto alla serata del Moquette. Di contro io forse ero un po' piu' teso. Joe indica la maglia a strisce di Porlock e commenta:"Per fortuna che gli avevo detto... Porlock... vestiti rock!". Ma ormai e' il suo look ufficiale. Scrocchiamo a Holmes batteria e tastiera. Se la tastiera ha dei suoni e una meccanica che finalmente riescono a mettere in luce in toto le capacita' di Porlock, quando attacchiamo "February" Joe mi sembra non troppo in confidenza con la batteria, e cerco di trascinare un pochettino di piu' io con la chitarra. Provo a suonare senza occhiali. Cosi'. All'improvviso. Tanto le posizioni degli accordi le so un po' a memoria. La cosa forse mi manda un po' nel panico, ma il Lego e' pieno di gente entusiasta, e procede tutto a gonfie vele.

"Tiny Train" e' vittima di un piccolo sabotaggio. Il cavo della chitarra improvvisamente decide di guastarsi, e al posto degli accordi, dei fastidiosissimi rumori gracchianti di interferenza escono dalle case. Cerco di supplire la cosa dando tutto me stesso con voce ed espressione, e fortunatamente "Tiny Train" e' un pezzo che si regge bene da solo anche solo col piano. La cosa pero' mi rende NERO. Ascoltando le registrazioni del buon Seek, evidentemente senza motivo: dal pubblico semplicemente si sente soltanto l'assenza della chitarra, ma non c'e' traccia dell'atroce interferenza. Meno male.

Grazie a Luca, Davide, Nonimricordocomesichiama, rimediamo anche abbastanza in fretta al problema del cavo, e lo spettacolo procede. Il live si chiude con una rocamboleca "Girls From Ronta" con rifermienti aperti e non colti su Thomas Gray e cimiteri. Ma un giorno il pubblico sara' pronto anche per questo. :)

Non so. E' difficie parlare da fuori di cosa accade sul palco. Personalmente quando attacco la prima canzone mi succede un po' come i soggetti di Heroes, che quando usano i loro superpoteri hanno un effetto di computer grafica calato sugli occhi e cominciano a fare cose, se non straordianrie, extraordinarie. Quindi mi aspetto un po' di commenti da voi lettori.

Esaurita la magia ho aperto gli occhi su tanti amici che erano venuti al nostro concerto e che sono stato felicissimo di vedere, di cui molti non mi aspettavo nemmeno la presenza, in particolare Cisco e la delegazione ravennate tutta. Gentilissimi Bando, Robbie, Gaia, Seek e combriccola come al solito, a cui devo tantissimo, soprattutto in termini di amicizia. Contentisismo di aver visto anche Scarric One e conmoglie in primissima fila.

Finito il concerto sono andato a smaltire la tensione nel mitico vicolino antistante al Lego, a parlare con gli amici, nono staccandomi dalla chitarra quasi fosse una versione un po' piu' legnosa della coperta di Linus.

Non faccio tempo a tornare dentro ad ascoltare i bravissimi Holmes che lo spettacolo e' gia' finito. Senza ringraziamenti, sipari, niente. Finisce e basta. Scendono miracolosamente in sei cosi' come erano saliti nel piccolo palco del Lego e la serata prosegue con il DJSet dell'onnipresente Franchini, a garanzia di una nottata che scivola via come l'olio.

Recuperati di soppiatto gli strumenti rimasti sul e dietro al palco, carico tutto in macchina e mi concedo la pizza dell'una di notte in compagnia di Mister Bucci Man, fisicamente di fronte al piatto fumante, ma con la testa ancora al concerto.

giovedì, novembre 8

Press To Play



Grazie infinite a Jocelyn e Luigi

Clever Boom!

Domenica 2 Dicembre potrebbe essere l'occasione buona per fare finalmente una gitarella al Locomotiv. Cosa ne dici Robbie? C'e' il party della Tea-Kettle Record, e sarebbe l'0ccasione buona per vedere i prodigiosi e settantissimi "Isabel At The Sunset" e fare il tifo per i nuovi arrivati "The Clever Square" :)

Questa sera, se siete dalle parti di Ceseina, suoniamo con i "Tiny Tide" in apertura agli egregissimi Holmes, che mi chiedo se siano venuti dalla Svezia direttamente in furgoncino...

Be There!

mercoledì, novembre 7

martedì, novembre 6

Now that the video is inside...

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... come on, come and watch it!

estatto dei Clever Square al primo AC/AU Acustic Autistic Show, che potete scaricare qui.

Buona giornata.

venerdì, novembre 2

Shelter from the storm

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Tiny Tide Acoustic Austicic Version

- Il triplo album live bootleg in download gratuito

Video:
- Shelter from the storm
- The Psychopath At The Club
- February
- Kitty Jesus

Foto:

- Pictures
- Seek's Pictures

Qui gli Heike Has The Giggles durante la stessa serata con Robot
- Robot (Heike Has The Giggles)

PS (Questa sera NON suonero' al Lego assieme a Jocelyn)

Wake Up


Che e' stata dura svegliarmi (a dire il vero fra urla e strepiti)
Si', perche' dopo essere tornati tardino dal nostro concerto a Forli' (direi che e' andato benone, e per questo devo ringraziare veramente TUTTI coloro che hanno partecipato, il Moquette, ma soprattutto PASTINA, un uomo, un mito, un tecnico del suono), non sono riuscito ad esimermi dal riascoltare tutta la parte di concerto dei Tiny Tide, postata dal buon Seek ad un orario altrettanto irresistibile, arrivando cosi' a fare le quattro di notte.

L'emozione piu' bella della serata? Arrivare al Moquette, ancora chiuso, e trovarci i Clever che suonavano con Manuel dei Tiny "Girls From Ronta". E' stato eccezionale. Hanno capito veramente lo spirito con cui mi piace suonare. Grazie amicici. A presto il bootleg ufficaile :)

Ecco le foto del concerto


Grazie a Porlock e Tomaselli Simone

Pulsazioni

Per quanto sia handy con la chitarra, Jocelyn Pulsar, giuovane cantautore Forlivese, e' stato cosi' carino da chiedermi di aprire il concerto che terra' sabato prossimo al Lego di Cesena . Chiaro che se ci siete mi fa enormente piacere. Yo!

giovedì, novembre 1

Carico Apppalla

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" See the man with the stage fright / Just standin' up there to give it all his might."


Ci voleva una replica di un episodio della quarta stagione di "Saranno Famosi" per farmi capire il significato di questa canzone di The Band, che ascolto piu' o meno da una vita e adoro da due. Buona giornatissima, e se vi va di fare un salto venite a Forli' a vedere il nostro piccolo show acustico autistico.