Da Wikked e' un genio
Ascoltate i suoi mix di "Girls from Ronta" dei Tiny Tide (probabilmente non ancora definitivo) e "Porn Movie" dei Clever Square.
Molto piu' fichi delle versioni originali! Da groppo alla gola!
domenica, settembre 30
sabato, settembre 29
Pop Mania
4 chiacchiere piacevoli al Moquette
E' da un pezzo che non vedevo Bazzo
Anche la polizia ha un cuore
Belle le nuove divise Air-Pop
Gran selezione e gran serata al Diagonal
Le coscie che ridono
Vedere Coverix dopo tanto e' veramente un piacere
Viva Hiro Nalamura
Il Retro Pop sempre piu' imballato
E' da un pezzo che non vedevo Bazzo
Anche la polizia ha un cuore
Belle le nuove divise Air-Pop
Gran selezione e gran serata al Diagonal
Le coscie che ridono
Vedere Coverix dopo tanto e' veramente un piacere
Viva Hiro Nalamura
Il Retro Pop sempre piu' imballato
venerdì, settembre 28
7 DICEMBRE
giovedì, settembre 27
Questo pensa che piacera' a Seek
"She sent me an S.M.S, but it feltmore like an S.O.S...."
Jens Lekman - "Psychogirl" Live @ Mitt Nästa Liv, Ljungnäs 2003
Jens Lekman - "Psychogirl" Live @ Mitt Nästa Liv, Ljungnäs 2003
SUxGIU'
"Spider-Pork, Spider-Pork. Il soffitto tu mi sporc"
Simpsons The Move
"Sai cosa ti dico dei Vanzina?"
Blade Runner - Broncoviz
Ieri con Porl abbiamo visto il film dei Simpsons.
Uno di quei film che decisamente non potevo ad andare a vedere da solo.
Perche' non c'e' cosa piu' triste che vedere un 30enne da solo al cinema fare risatine imbarazzate in solitaria mentre tutti se la ridono in coro. Cosi' ho stordito Porlock.
Il film e' gradevole ma abbastanza in sordina.
Le cose forti sono state:
- I titoli di testa
- SPIDER-PORK!!! (Che da oggi cantero' ad ogni concerto dei Tiny Tide)
- La scena di sesso disneiana
- I titoli di coda (con la versione sinfonica gotica del tema di SPIDERPORK)
- I trailer
Fra questi una sborata unica consistente in una specie di parodia di "Defender of The Crown", che pero' vedeva l'Italia ricostruita in una satirica e caustica versione ammodernariata dei ducati medioevali. GENIALE. Guzzanti? Luttazzi? Le nostre i potesi sono state scatafasciate al vento mentre un sardonico Diego Abbattantuono in piena retromarcia artistica biascicava storpiandoli i nomi dell'ineccepibile cast di questa fantamonnezza: I VANZINA.
A questo punto ho un'ipotesi. I cineasti fratelli fardelli Italiani fanno troiate per 10 anni per riuscire a concentrare tutti i loro sforzi nell'assemblare un buon colpo almeno una volta a decade.
E' il caso di questa improbabile parodia calzata a stivale di Mad Max.
L'altro trailer che mi ha colpito e' stato quello del brufoloscenziale "SuPerGiu'". Guardate bene la foto. Probabilmente si svolge nella parte americana di Ravenna. E' la storia dei Clever Square e Calcutta Bubbles?
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Simpsons The Move
"Sai cosa ti dico dei Vanzina?"
Blade Runner - Broncoviz
Ieri con Porl abbiamo visto il film dei Simpsons.
Uno di quei film che decisamente non potevo ad andare a vedere da solo.
Perche' non c'e' cosa piu' triste che vedere un 30enne da solo al cinema fare risatine imbarazzate in solitaria mentre tutti se la ridono in coro. Cosi' ho stordito Porlock.
Il film e' gradevole ma abbastanza in sordina.
Le cose forti sono state:
- I titoli di testa
- SPIDER-PORK!!! (Che da oggi cantero' ad ogni concerto dei Tiny Tide)
- La scena di sesso disneiana
- I titoli di coda (con la versione sinfonica gotica del tema di SPIDERPORK)
- I trailer
Fra questi una sborata unica consistente in una specie di parodia di "Defender of The Crown", che pero' vedeva l'Italia ricostruita in una satirica e caustica versione ammodernariata dei ducati medioevali. GENIALE. Guzzanti? Luttazzi? Le nostre i potesi sono state scatafasciate al vento mentre un sardonico Diego Abbattantuono in piena retromarcia artistica biascicava storpiandoli i nomi dell'ineccepibile cast di questa fantamonnezza: I VANZINA.
A questo punto ho un'ipotesi. I cineasti fratelli fardelli Italiani fanno troiate per 10 anni per riuscire a concentrare tutti i loro sforzi nell'assemblare un buon colpo almeno una volta a decade.
E' il caso di questa improbabile parodia calzata a stivale di Mad Max.
L'altro trailer che mi ha colpito e' stato quello del brufoloscenziale "SuPerGiu'". Guardate bene la foto. Probabilmente si svolge nella parte americana di Ravenna. E' la storia dei Clever Square e Calcutta Bubbles?
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mercoledì, settembre 26
E' difficile...
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Un giorno, qualche anno fa, mi imbattei in una strana canzone cantautorale italiana. La cosa strana? I suoni e le armonie non suonavano affatto italiane. Il brano, "Trattenendomi", era un misto fra "Californication" e "I like Chopain". Ma chiaramente con i suoni piu' indie.
Il giuovine gruppettino, giusto per essere di parte e difendere la bandiera della propria regione, era bolognese. "4fioriperzöe". Con due puntini sulla o, tanto per fare capire che "loro sì che sono alternativi e avanti. Parole confuse. Ma se non altro qualcosa da dire l'avevano, e alcune parti del violino in "Solitudine per Me" ricordavano la "Marcia Imperiale" di Guerre Stellari. Tanto bastava per approfondire il discorso.
A mio avviso alcune canzoni di questo gruppo che si e' avvalso anche di collaborazioni con Ceseare Basile, si presterebbero in modo molto azzeccato a cover da parte dei Perturbazione. E' il caso di "Frasi Inconciliabili", a partire dal titolo, cantato, struttura,melodie e linee armoniche di chitarra e violino.
"Normalmente Scompaiono", era il titolo dell'opera di esordio. Invece sono tenaci, cambiati, affaticati, ma ancora qui. 4fioriperzöe ci sono insoma, e hanno ultimato dopo tre anni la lavorazione del loro nuovo album che si avvale della collaborazione di Terje Nordgarden. In bocca al luppolo ai ragazzi e al primo live.
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Un giorno, qualche anno fa, mi imbattei in una strana canzone cantautorale italiana. La cosa strana? I suoni e le armonie non suonavano affatto italiane. Il brano, "Trattenendomi", era un misto fra "Californication" e "I like Chopain". Ma chiaramente con i suoni piu' indie.
Il giuovine gruppettino, giusto per essere di parte e difendere la bandiera della propria regione, era bolognese. "4fioriperzöe". Con due puntini sulla o, tanto per fare capire che "loro sì che sono alternativi e avanti. Parole confuse. Ma se non altro qualcosa da dire l'avevano, e alcune parti del violino in "Solitudine per Me" ricordavano la "Marcia Imperiale" di Guerre Stellari. Tanto bastava per approfondire il discorso.
A mio avviso alcune canzoni di questo gruppo che si e' avvalso anche di collaborazioni con Ceseare Basile, si presterebbero in modo molto azzeccato a cover da parte dei Perturbazione. E' il caso di "Frasi Inconciliabili", a partire dal titolo, cantato, struttura,melodie e linee armoniche di chitarra e violino.
"Normalmente Scompaiono", era il titolo dell'opera di esordio. Invece sono tenaci, cambiati, affaticati, ma ancora qui. 4fioriperzöe ci sono insoma, e hanno ultimato dopo tre anni la lavorazione del loro nuovo album che si avvale della collaborazione di Terje Nordgarden. In bocca al luppolo ai ragazzi e al primo live.
martedì, settembre 25
Take Me Or Brake Me
E' da un pezzo che non parlo di cose stupide in questo blog. Tipo due post fa. Ma e' SECOLI che non metto a nudo (che schifo, direte voi) parti di me. Piu' si cresce piu' diventa difficile scoprirsi, e si alzano le difese. Ed è un peccato, visto che se non si abbassa il ponte levatoio le persone e' anche difficile farle entrare. Un po' come capita con l'organismo e le difese immunitarie. Tipo con le proteine. Abbiamo bisogno di proteine per sopravvivere. Capita a volte che virus e schifezze varie ne approfittino, facciano sentire ai nostri monoquellocheè lo zuccherino, e poi piazzino con tradimento e soddisfazione il loro acido RNA mandando tutto a puttane e devastando l'organismo. Ma tant'è. Sono convindo che se non si da non si ottiene, e che in fondo faccia sempre trapelare solo quello con cui ho imparato a convivere e non mi causa troppo danno. Se mi espongo molto probabilmente è anche perchè in generale non mi vergogno di quello che faccio. Ma non sono un santo ed esiste indubbiamente per ciascuno di noi una soglia di noumeno piu' o meno cospiqua all'interno di ciascuna esistenza.
E dire che il blog era partito proprio come una sorta di diario. Probabimente dopo poco non ho piu' avuto nulla da dire (inconvenienti di quando una persona trova confortevoli quiete e routine), e mi sono rifugiato dietro recensioni e quant'altro. L'occasione per riaprire una piccola parentesi personale mi e' data dalla mia Maestra Zen (io ho una Maestra Zen e una Maestra Guru), che mi ha proposto un piccolo meme (i meme sono degli inscatolamenti di flussi di pensiero da passare in modo virale ad altre persone, perche', in fondo, le idee rimangono i virus piu' vitali e prolifici).
Non penso ci siano altre persone che vogliano accettare di mettersi innocentemente in piazza fra i miei coetanei, forse perchè con l'età si guadagana tanta spocchia e si abbandona per strada la fastidiosa zavorra di scomodoa innocenza. Tant'è. Il Meme chiede di parlare di OTTO fatti che riguardino se stessi e indicare altre otto persone che facciano altrettanto, cosa che, non essendoci cosa al mondo che detesti di piu' delle catente di St.Antonio, vi risparmiero'.
Uno.
La musica è la mia vita. Non ne posso fare a meno. Mi accompagna in ogni parte della giornata, e ho sempre avuto paura che la cosa potesse infastidire la persona che ho avuto vicino per cinque anni. Fortunatamente piaceva molto anche a lei. Ma io sfioro veramente l'ossessione
Due.
Penso di essere una lucertola. Adoro crogiolarmi al sole, dormire sotto strati di coperte, passare ore vicino ai camini
Tre.
Sono afflitto dal terribile morbo del collezionatore. Il problema è che non butterei via niente, e quando proprio non ho piu' spazio vitale sono costretto ad operare quelle che definisco "selezioni innaturali". A casa ho uno sproposito di CD, e una buona tagliata l'ho data quando Silvia mi ha convinto a tenere solo gli originali. Non parliamo dei DVD. Ora acquisto solo quei cinque sei film all'anno che ho ritenuto imprescindibili (cose che in genere non piacciono a nessuno), ma appena aperta l'era dei DVD mi sono procurato tutti i film dei miei registi preferiti (leggi: ho tutto Fellini e Wenders originali)
Quattro.
Penso che i primi quindici anni della mia vita li abbia passati a fare incubi, regolarmente, tutte le notti. La mia mente ha dovuto sviluppare stratagemmi per combattere le mie stesse fantasie
Cinque.
Vi ho mentito. C'e' una cosa che adoro di piu' della musica: è scrivere canzoni
Sei.
Quando ero piccolo ho vissuto una vita molto "Agreste". Mi manca quel piccolo paesino che era una volta Cesena, dove per strada si incontravano solotanto le persone conosciute e tutti erano amici di tutti. All'eta' di cinque anni pulivo grossi bottiglioni verdi, li riempivo, li installavo nelle gabbie dei conigli. Di contro d'inverno arrivavo a guardare OTTO ore di cartoni animati al giorno
Sette.
Il mio I-Pod si chiama RontaPod, ma prima della formattazione Lazy-B (io ero Lazy-A)
Otto.
Sono un pazzo incosciente che fa fatica a scindere il mondo dell'immaginazione da quello reale. C'e' stato un periodo in cui ero invasato con il manga di Ranma. Ranma camminava sempre sopra dei cornicioni in equilibrio (forse molti non sono arrivati a capire il perche', ma il perche' c'era ed è abbastanza logico). Una volta, in montagna, sono saltato sopra una recinzione in legno presa la rincorsa correndoci direttamente sopra a braccia completamente spalancate in stile aereo (ed ero anche abbastanza cresciuto, tipo 21 anni). Ero QUASI arrivato in fondo. Poi sono crollato di lato quando mancavano pochi passi. Ma questo non e' un episodio isolato. Da piccolo mi buttavo da altezze di due metri, facevo capriole mortali dal como' al divano, usavo le corte per stendere i panni del cortile come liane (una volta una si e' spezzata e sono atterrato di schiena), ho mandato (questa rimane la migliore) la mia bici a tutta velocita' cantando "La vecchia tartaruga" verso un roseto davanti ai miei amici attoniti scaraventandomi dal mezzo a pedali prima dell'impatto rotolando sul cemento. Poi le migliori non me le ricordo.
Visto? Alla fine ho schivato il proiettile anche questa volta. Ho raccontato cazzate e nulla di veramente intimo, oscuro o misterioso. Per questo apprezzo Sara e le persone come lei. Hanno la forza di rivelarsi agli altri con una trasparenza veramente invidiabile, di cui un tempo ero capace, ed ora inve ma anche no.
E dire che il blog era partito proprio come una sorta di diario. Probabimente dopo poco non ho piu' avuto nulla da dire (inconvenienti di quando una persona trova confortevoli quiete e routine), e mi sono rifugiato dietro recensioni e quant'altro. L'occasione per riaprire una piccola parentesi personale mi e' data dalla mia Maestra Zen (io ho una Maestra Zen e una Maestra Guru), che mi ha proposto un piccolo meme (i meme sono degli inscatolamenti di flussi di pensiero da passare in modo virale ad altre persone, perche', in fondo, le idee rimangono i virus piu' vitali e prolifici).
Non penso ci siano altre persone che vogliano accettare di mettersi innocentemente in piazza fra i miei coetanei, forse perchè con l'età si guadagana tanta spocchia e si abbandona per strada la fastidiosa zavorra di scomodoa innocenza. Tant'è. Il Meme chiede di parlare di OTTO fatti che riguardino se stessi e indicare altre otto persone che facciano altrettanto, cosa che, non essendoci cosa al mondo che detesti di piu' delle catente di St.Antonio, vi risparmiero'.
Uno.
La musica è la mia vita. Non ne posso fare a meno. Mi accompagna in ogni parte della giornata, e ho sempre avuto paura che la cosa potesse infastidire la persona che ho avuto vicino per cinque anni. Fortunatamente piaceva molto anche a lei. Ma io sfioro veramente l'ossessione
Due.
Penso di essere una lucertola. Adoro crogiolarmi al sole, dormire sotto strati di coperte, passare ore vicino ai camini
Tre.
Sono afflitto dal terribile morbo del collezionatore. Il problema è che non butterei via niente, e quando proprio non ho piu' spazio vitale sono costretto ad operare quelle che definisco "selezioni innaturali". A casa ho uno sproposito di CD, e una buona tagliata l'ho data quando Silvia mi ha convinto a tenere solo gli originali. Non parliamo dei DVD. Ora acquisto solo quei cinque sei film all'anno che ho ritenuto imprescindibili (cose che in genere non piacciono a nessuno), ma appena aperta l'era dei DVD mi sono procurato tutti i film dei miei registi preferiti (leggi: ho tutto Fellini e Wenders originali)
Quattro.
Penso che i primi quindici anni della mia vita li abbia passati a fare incubi, regolarmente, tutte le notti. La mia mente ha dovuto sviluppare stratagemmi per combattere le mie stesse fantasie
Cinque.
Vi ho mentito. C'e' una cosa che adoro di piu' della musica: è scrivere canzoni
Sei.
Quando ero piccolo ho vissuto una vita molto "Agreste". Mi manca quel piccolo paesino che era una volta Cesena, dove per strada si incontravano solotanto le persone conosciute e tutti erano amici di tutti. All'eta' di cinque anni pulivo grossi bottiglioni verdi, li riempivo, li installavo nelle gabbie dei conigli. Di contro d'inverno arrivavo a guardare OTTO ore di cartoni animati al giorno
Sette.
Il mio I-Pod si chiama RontaPod, ma prima della formattazione Lazy-B (io ero Lazy-A)
Otto.
Sono un pazzo incosciente che fa fatica a scindere il mondo dell'immaginazione da quello reale. C'e' stato un periodo in cui ero invasato con il manga di Ranma. Ranma camminava sempre sopra dei cornicioni in equilibrio (forse molti non sono arrivati a capire il perche', ma il perche' c'era ed è abbastanza logico). Una volta, in montagna, sono saltato sopra una recinzione in legno presa la rincorsa correndoci direttamente sopra a braccia completamente spalancate in stile aereo (ed ero anche abbastanza cresciuto, tipo 21 anni). Ero QUASI arrivato in fondo. Poi sono crollato di lato quando mancavano pochi passi. Ma questo non e' un episodio isolato. Da piccolo mi buttavo da altezze di due metri, facevo capriole mortali dal como' al divano, usavo le corte per stendere i panni del cortile come liane (una volta una si e' spezzata e sono atterrato di schiena), ho mandato (questa rimane la migliore) la mia bici a tutta velocita' cantando "La vecchia tartaruga" verso un roseto davanti ai miei amici attoniti scaraventandomi dal mezzo a pedali prima dell'impatto rotolando sul cemento. Poi le migliori non me le ricordo.
Visto? Alla fine ho schivato il proiettile anche questa volta. Ho raccontato cazzate e nulla di veramente intimo, oscuro o misterioso. Per questo apprezzo Sara e le persone come lei. Hanno la forza di rivelarsi agli altri con una trasparenza veramente invidiabile, di cui un tempo ero capace, ed ora inve ma anche no.
It Takes All Night
Ieri è stato piacevole sentire le selezioni di Paolo e Paddy su Geek Radio.
Ma una sorpresa inaspettata la trasmissione successiva, che - a quanto ho capito - si chiama "Songs For Babies". Oltre all'idea in se legata alla trasmissione, ovvero quello di dare un filo rosso ad una nottata soffusa, non importa quale, sia esso biografico, tematico o di genere, che di per se trovo una figata legata al fatto che una proposta del genrere venga passata alla radio (anche in podcast), devo fare un plauso anche al sorprendente speaker. Ci sa fare Tiberio. Voce molto soft e sufficientemente scevra da inflessioni regionali, riesce a creare un mood molto coinvolgente con l'ascoltatore casuale.
Sissi'. Mi sa che le mie nottate di inizio settimana tornero' a ripassarle alla radio, dopo un lungo periodo di disinnamoramento. Su queste frequenze.
Ma una sorpresa inaspettata la trasmissione successiva, che - a quanto ho capito - si chiama "Songs For Babies". Oltre all'idea in se legata alla trasmissione, ovvero quello di dare un filo rosso ad una nottata soffusa, non importa quale, sia esso biografico, tematico o di genere, che di per se trovo una figata legata al fatto che una proposta del genrere venga passata alla radio (anche in podcast), devo fare un plauso anche al sorprendente speaker. Ci sa fare Tiberio. Voce molto soft e sufficientemente scevra da inflessioni regionali, riesce a creare un mood molto coinvolgente con l'ascoltatore casuale.
Sissi'. Mi sa che le mie nottate di inizio settimana tornero' a ripassarle alla radio, dopo un lungo periodo di disinnamoramento. Su queste frequenze.
lunedì, settembre 24
Schwaltz!
Questa me l'ero persa per strada. In quel dell'Office, fra i mille personaggi "famosissimi" presenti in giro dentro e fuori il locale, una versione barbutissima di uno dei piu' noti diggiei occhialuti della zona, se non il migliore.
"Aspetta tutto, non dirmi niente", faccio io, "ho una memoria di merda! Il bigliettino l'ho gia'. Vado a prendere una penna a banco".
Fattomi largo tra la folla, attendendo con impazienza di rompere le scatole alla frangetta al bancone per rimediare qualcosa con cui scrivere le preziose informazioni, torno dal Noto Diggei e scrivo tutto. Nel biglietto c'era scritto:
"Aspetta tutto, non dirmi niente", faccio io, "ho una memoria di merda! Il bigliettino l'ho gia'. Vado a prendere una penna a banco".
Fattomi largo tra la folla, attendendo con impazienza di rompere le scatole alla frangetta al bancone per rimediare qualcosa con cui scrivere le preziose informazioni, torno dal Noto Diggei e scrivo tutto. Nel biglietto c'era scritto:
Cisco Drive
Diciamo che la mia attivita' movidiana del fine settimana si è concentrata il venerdi'. Cesena è esplosa. Altro che bruciata. Sembra che abbiano aperto le gabbie della gente. In giro, di notte, non si è mai vista tanta gioventu' e giovinaia come quest'anno.
Aperture, Aperture, Aperture. Tutti venerdi' dovevano aprire. All'unisono. E il bello e' che io pensavo: ma che cappella stanno facendo fra tutti? Non si privano di clienti l'un l'altro? Col cazzo! (la risposta). Imballato in ogni dove.
Penso che pero' le presenze piu' in fossero tutte quante all'Officina. Sembrava veramente un prestigioso raduno di star dei poveri locali, e tutti si salutavano vicendevolmente con aria da "ho sfiorato l'oscar" per infighirsi reciprocamente. Al di la' di questo mio tono burlone e burlero mi ha fatto veramente piacere vedere cosi' tanti amici (e tante belle frangette, ammettiamolo) sotto lo stesso roof, in particolare gli Stives, che non vedevo da parecchio tempo. Tutti di ottimo umore. Stellare. La cosa che mi ha fatto piu' piacere. Pensateci: clima fico, superbestfriendsmaancheno, sorrisi stampati sulle labbra. Mica male, e? Cisco, in cima alla consolle sul podio del tetto che scotta, unico dio incontrastato (nonostante aborri la cassadrittamusic) di un festone bolgionico, paragonabile soltanto al ciccione desnudo capo-orgiastico che incita a pompare di piu' nella versione non censurata di "Relax" dei Frankie Goes To Hollywood. Ebi che infonde energie e attira magneticamente fan anche standosene impalato a bere menta corretta alla liquerizia fissando il palco. I FiscoDrive che spaccano tutto. Bello, bello, bello.
Come al solito c'e' piu' gente fuori dal locale che dentro. Ecco tre frasi random che ho carpito tra la folla che palesano sufficientemente quale fosse il clima della serata e la gente che la frequentava.
1) Il bassista del gruppo e' mio amico di MySpace
2) Sono appena tornata da Roma e non ne posso piu'. Ci sono solo i soliti due posti
3) Si'. Ok. E' una gran figa. Ma non mi ispira.
Imballatissimo anche il Retro-Pop. A sfasciare tutto ci pensavano i rodati Led Zepplin de noiartri Small Jackets. Talmente imballato (con gente che FA LA FILA PER COMPLIARE UNA TESSERA PUR DI ENTRARE) che io e Seek ci ciamo fatti intimidire e siamo passati oltre.
Ora. Potrete non crederci. Ma il posto piu' affollato di Cesena era... LA STRADA DI CESENA!! Una e mezza e TUTTO PIENO, gente che pascolava per le vie fra un localino e un altri neanche fosse ferrarrosto a Milano Marittima. Messa cosi' sono quasi contento che isa arrivato l'inverno. Probabilmente venerdi' prossimo mi troverete ribaltato vicino a qualche panchina nei giardini pubblici.
Aperture, Aperture, Aperture. Tutti venerdi' dovevano aprire. All'unisono. E il bello e' che io pensavo: ma che cappella stanno facendo fra tutti? Non si privano di clienti l'un l'altro? Col cazzo! (la risposta). Imballato in ogni dove.
Penso che pero' le presenze piu' in fossero tutte quante all'Officina. Sembrava veramente un prestigioso raduno di star dei poveri locali, e tutti si salutavano vicendevolmente con aria da "ho sfiorato l'oscar" per infighirsi reciprocamente. Al di la' di questo mio tono burlone e burlero mi ha fatto veramente piacere vedere cosi' tanti amici (e tante belle frangette, ammettiamolo) sotto lo stesso roof, in particolare gli Stives, che non vedevo da parecchio tempo. Tutti di ottimo umore. Stellare. La cosa che mi ha fatto piu' piacere. Pensateci: clima fico, superbestfriendsmaancheno, sorrisi stampati sulle labbra. Mica male, e? Cisco, in cima alla consolle sul podio del tetto che scotta, unico dio incontrastato (nonostante aborri la cassadrittamusic) di un festone bolgionico, paragonabile soltanto al ciccione desnudo capo-orgiastico che incita a pompare di piu' nella versione non censurata di "Relax" dei Frankie Goes To Hollywood. Ebi che infonde energie e attira magneticamente fan anche standosene impalato a bere menta corretta alla liquerizia fissando il palco. I FiscoDrive che spaccano tutto. Bello, bello, bello.
Come al solito c'e' piu' gente fuori dal locale che dentro. Ecco tre frasi random che ho carpito tra la folla che palesano sufficientemente quale fosse il clima della serata e la gente che la frequentava.
1) Il bassista del gruppo e' mio amico di MySpace
2) Sono appena tornata da Roma e non ne posso piu'. Ci sono solo i soliti due posti
3) Si'. Ok. E' una gran figa. Ma non mi ispira.
Imballatissimo anche il Retro-Pop. A sfasciare tutto ci pensavano i rodati Led Zepplin de noiartri Small Jackets. Talmente imballato (con gente che FA LA FILA PER COMPLIARE UNA TESSERA PUR DI ENTRARE) che io e Seek ci ciamo fatti intimidire e siamo passati oltre.
Ora. Potrete non crederci. Ma il posto piu' affollato di Cesena era... LA STRADA DI CESENA!! Una e mezza e TUTTO PIENO, gente che pascolava per le vie fra un localino e un altri neanche fosse ferrarrosto a Milano Marittima. Messa cosi' sono quasi contento che isa arrivato l'inverno. Probabilmente venerdi' prossimo mi troverete ribaltato vicino a qualche panchina nei giardini pubblici.
domenica, settembre 23
GRANDE!!!
STANNO DANDO I NUOVI EPISODI DI "2 and Half Men"!!
Intendo... ORA! Su Rai 2!
2 estati fa era droga! Lo seguiva anche "Il Black" :)
Me, on the Office
... magari prima faccio tempo a morire. Cmq intanto lo segno nell'agendina qui a lato.
Sabato 24 Novembre in consolle con SuperPullo in consolle at the Officina
Sabato 24 Novembre in consolle con SuperPullo in consolle at the Officina
sabato, settembre 22
A Bit Complicated
Il mio nuovo nastro mistico. Ovviamente SantaCaneCentrico e dalle tinte molto chanteuse
Lato A:
Cristina Dona’ - Settembre
To my boy - Tell me Computer
Santa Dog - Are you hot enough
Cristina Dona’ - L’Eclisse
Kristofer Åström - Midnight Sun
Rocketship - We’re both alone
Les Fauves - Atomic Winter
The Brunettes - B.A.B.Y.
The Brunettes - Cupid
Matha Wainwright - Factory
Santa Dog - Belle de jour
Cristina Dona’ - Universo
Liz Phair - Support System
Lato B:
Kate Nash - Foundations
Belanova - Cada que
Santa Dog - Rosa / Chemical
Mclusky - To Hell with good intentions
Les Fauves - Tom Ponzi’s Boogie
Gems Of The Curbstone - Dear God
The Siddeleys - Love Grows Where My Rosemary
Shannon Wright - Everybody's Got Their Own Part
Heart - Crazy On You
Santa Dog - Marthyr on the ropes
Ad Libs - Giving up
Unit 4+2 - I Was Only Playing Games
Lato A:
Cristina Dona’ - Settembre
To my boy - Tell me Computer
Santa Dog - Are you hot enough
Cristina Dona’ - L’Eclisse
Kristofer Åström - Midnight Sun
Rocketship - We’re both alone
Les Fauves - Atomic Winter
The Brunettes - B.A.B.Y.
The Brunettes - Cupid
Matha Wainwright - Factory
Santa Dog - Belle de jour
Cristina Dona’ - Universo
Liz Phair - Support System
Lato B:
Kate Nash - Foundations
Belanova - Cada que
Santa Dog - Rosa / Chemical
Mclusky - To Hell with good intentions
Les Fauves - Tom Ponzi’s Boogie
Gems Of The Curbstone - Dear God
The Siddeleys - Love Grows Where My Rosemary
Shannon Wright - Everybody's Got Their Own Part
Heart - Crazy On You
Santa Dog - Marthyr on the ropes
Ad Libs - Giving up
Unit 4+2 - I Was Only Playing Games
AC/AU
Sono riuscito, grazie alla disponibilita' dei gestori del Moquette di Forlì, a realizzare un mio piccolo sogno. Il primo novembre, in occasione di Halloween, Tiny Tide, The Clever Square e Heike Has The Giggles, si esibiranno in una serata acustica che vuove vedere coinvolta la maggior parte di persone e amici possibile. Ecco la locandina.
Nel frattempo questo pomeriggio ho fatto una follia, e nonostante la crisi finanziaria mi sono comprato un Delay DD6 della Boss dal musicaio di fiducia. Mai soldi sputtanati meglio.
Nel frattempo questo pomeriggio ho fatto una follia, e nonostante la crisi finanziaria mi sono comprato un Delay DD6 della Boss dal musicaio di fiducia. Mai soldi sputtanati meglio.
venerdì, settembre 21
Santificazione
Nel caso ci fosse ancora qualcuno duro di orecchi li' fuori che non l'avesse capito, questo blog sta diventando decisamente Santa Dog centrico, e quindi da ora in poi non si parlera' di altro che Rowena Dugdale e la sua band da Bristol.
In particolare -oggi- ci occueremo del loro album di esordio "Kittyhawk", che e' stato preceduto da una vagonata di E.P. che noi fan ci stiamo gia' dannando per riuscire a rintracciare e recuperare. Fin dalla copertina "Kitty" ci fa capire di volere riaprire strane porte non aspettavamo altro fossero nuovamente sfondate. Grafica essenziale, sbiadita, patch e ritagli fotografici, "Kittyhawk" potrebbe essere stato benissimo pubblicato dalla 4AD in America ai tempi dei "Throwing Muses" invece che l'inconsistente SoundsXPerience, di fatto una label alle prime armi nata da una fanzine (I Santa sono invece distribuiti da "Quince" in Giappone, paese piu' affine ad ascolti leggeri e che distribuisce fra gli altri "Mixtapes & Cellmates" e "Spearmint")
L'album si apre con "Big Bang", di cui circola il video in rete, talmente psichedelico e cosmico da semprare una plugin full screen di winamp. Dal primo attacco di chitarra è subito chiaro in quali direzioni ci vogliono portare Rowena e soci. Il tocco di Rob Williams alla chitarra è attento, curato, denota gusto e fantasia ad ogni passaggio, e richiama molto da vicino Peter Svensson di "Life" ed "Emerald" nei fraseggi jazzati e Marr in ritmiche pop-rock con suoni che non avrebbero sfigurato in una Peel session. O nella sigla di un cartone animato giapponese.
Cambi di tempo, frequenti passaggi fra accordi aperti e diminuite, fin dalla prima traccia si rimane straniti, rapiti da un'atmosfera altalenante fra euforia e malinconia, gioia e rimpianto. Forse si tratta solo di celebrare e ricordare con dolce rimpianto i momenti andati, quando la vita era piu' semplice, meno incasinata, prima che prendessimo le distanza l'uno dall'altra in quella grande esplosione di energia.
"Are you hot enough" punta subito i piedi in un altra direzione, con il suo ritmo cadenzato e un riff di chitarra secco alla "Getting Better". Grinta e ammiccamenti, specie se facionisti e gli inaspettati miagolii di Rowena fanno subito pensare piu' ai Long Blondes che gli Acid House Kings. Come tutte le canzoni dell'album, ti entra nel cervello e non esce piu'.
"Belle de Jour" rimane la mia preferita in assoluto. Non c'e' pezza. Con quella sua gioiosa - ma, attenzione, sempre malinconica - melodia (a tratti Smithiana, in altri addirittura Costelliana) che fa da supporto alla descirizione di un mondo intimo, sospeso fra edonicmo e nichilismo, di passioni e amori nati in un microcosmo umile, ma non per questo poco prezioso, di desideri e bisogni innocquamente potenti come urla di gioia soffocate in un cuscino. Capolavoro pop.
La traccia successiva è "Yeah Yeah Yeah", e per quanto la riascolti non posso fare a meno che sentirla cantanta, nella mia testa, da Nina Persson una decina di anni fa. Come d'altronde accade quando Rowena punta sui frasegig acuti in "Katy". Forse è questo che mi piace tanto dei Santa Dog. La band è una specie di legame con quanto c'e' stato di piu' spensierato e disperato nella mia adolescenza, dove tutto era incerto e contemporaneamente a portata di mano.
"Rosa" sicuramente "il pezzaccio", con quell'attacco di Rob da istant classic che funge da campanello d'allarme quando in discoteca sei al banco bar e capisci di fovere lasciare li' qualsiasi cosa tu abbia fra le mani per buttarti in pista a ballare. Il brano sfuma e riprende in "Chemical", quasi fosse una piccola suite, con un cristallino arpeggio di chitarra che trova anche i suoi momenti di carica e rabbia durante la chimica.
"West Coast Boy Racer" non avrebbe sfigrato in "Imperial Bedroom" ( A me ricorda molto una versione piu' grintosa di "Long HoneyMoon"). "Pop Coloured" è ancora una volta un'esplosione di gioia raccolta in attesa di detonare, talmente un gioiellino da poter passare tranquillamente per una produzione Tore Johansson, con una sana iniezione di club-pop londinese.
Il compito di chiudere "Kittyhawks" viene affidato a "Marthyr on the ropes", probabilmente la ballata maggiormente a matrice Cardiganiana dell'album. Con quell'ipnotico, straniante, quasi abbiato "Eh!Eh!Eh!" l'unico difetto che possiamo trovare al brano è quello di sfumare in modo troppo indefinito sulla fine del cd, senza dare un senso di completezza all'ascolto. Ci lascia insoddisfatti, insomma. Come un amante che deve fuggire all'improvviso senza nessun preavviso. Il dolce e l'amaro. Non è il gusto della vita? Se non lo è e vi piace solo pensarlo, i Santa Dog sono in questo senso la vostra colonna sonora ideale. Almeno, la mia.
In particolare -oggi- ci occueremo del loro album di esordio "Kittyhawk", che e' stato preceduto da una vagonata di E.P. che noi fan ci stiamo gia' dannando per riuscire a rintracciare e recuperare. Fin dalla copertina "Kitty" ci fa capire di volere riaprire strane porte non aspettavamo altro fossero nuovamente sfondate. Grafica essenziale, sbiadita, patch e ritagli fotografici, "Kittyhawk" potrebbe essere stato benissimo pubblicato dalla 4AD in America ai tempi dei "Throwing Muses" invece che l'inconsistente SoundsXPerience, di fatto una label alle prime armi nata da una fanzine (I Santa sono invece distribuiti da "Quince" in Giappone, paese piu' affine ad ascolti leggeri e che distribuisce fra gli altri "Mixtapes & Cellmates" e "Spearmint")
L'album si apre con "Big Bang", di cui circola il video in rete, talmente psichedelico e cosmico da semprare una plugin full screen di winamp. Dal primo attacco di chitarra è subito chiaro in quali direzioni ci vogliono portare Rowena e soci. Il tocco di Rob Williams alla chitarra è attento, curato, denota gusto e fantasia ad ogni passaggio, e richiama molto da vicino Peter Svensson di "Life" ed "Emerald" nei fraseggi jazzati e Marr in ritmiche pop-rock con suoni che non avrebbero sfigurato in una Peel session. O nella sigla di un cartone animato giapponese.
Cambi di tempo, frequenti passaggi fra accordi aperti e diminuite, fin dalla prima traccia si rimane straniti, rapiti da un'atmosfera altalenante fra euforia e malinconia, gioia e rimpianto. Forse si tratta solo di celebrare e ricordare con dolce rimpianto i momenti andati, quando la vita era piu' semplice, meno incasinata, prima che prendessimo le distanza l'uno dall'altra in quella grande esplosione di energia.
"Are you hot enough" punta subito i piedi in un altra direzione, con il suo ritmo cadenzato e un riff di chitarra secco alla "Getting Better". Grinta e ammiccamenti, specie se facionisti e gli inaspettati miagolii di Rowena fanno subito pensare piu' ai Long Blondes che gli Acid House Kings. Come tutte le canzoni dell'album, ti entra nel cervello e non esce piu'.
"Belle de Jour" rimane la mia preferita in assoluto. Non c'e' pezza. Con quella sua gioiosa - ma, attenzione, sempre malinconica - melodia (a tratti Smithiana, in altri addirittura Costelliana) che fa da supporto alla descirizione di un mondo intimo, sospeso fra edonicmo e nichilismo, di passioni e amori nati in un microcosmo umile, ma non per questo poco prezioso, di desideri e bisogni innocquamente potenti come urla di gioia soffocate in un cuscino. Capolavoro pop.
La traccia successiva è "Yeah Yeah Yeah", e per quanto la riascolti non posso fare a meno che sentirla cantanta, nella mia testa, da Nina Persson una decina di anni fa. Come d'altronde accade quando Rowena punta sui frasegig acuti in "Katy". Forse è questo che mi piace tanto dei Santa Dog. La band è una specie di legame con quanto c'e' stato di piu' spensierato e disperato nella mia adolescenza, dove tutto era incerto e contemporaneamente a portata di mano.
"Rosa" sicuramente "il pezzaccio", con quell'attacco di Rob da istant classic che funge da campanello d'allarme quando in discoteca sei al banco bar e capisci di fovere lasciare li' qualsiasi cosa tu abbia fra le mani per buttarti in pista a ballare. Il brano sfuma e riprende in "Chemical", quasi fosse una piccola suite, con un cristallino arpeggio di chitarra che trova anche i suoi momenti di carica e rabbia durante la chimica.
"West Coast Boy Racer" non avrebbe sfigrato in "Imperial Bedroom" ( A me ricorda molto una versione piu' grintosa di "Long HoneyMoon"). "Pop Coloured" è ancora una volta un'esplosione di gioia raccolta in attesa di detonare, talmente un gioiellino da poter passare tranquillamente per una produzione Tore Johansson, con una sana iniezione di club-pop londinese.
Il compito di chiudere "Kittyhawks" viene affidato a "Marthyr on the ropes", probabilmente la ballata maggiormente a matrice Cardiganiana dell'album. Con quell'ipnotico, straniante, quasi abbiato "Eh!Eh!Eh!" l'unico difetto che possiamo trovare al brano è quello di sfumare in modo troppo indefinito sulla fine del cd, senza dare un senso di completezza all'ascolto. Ci lascia insoddisfatti, insomma. Come un amante che deve fuggire all'improvviso senza nessun preavviso. Il dolce e l'amaro. Non è il gusto della vita? Se non lo è e vi piace solo pensarlo, i Santa Dog sono in questo senso la vostra colonna sonora ideale. Almeno, la mia.
giovedì, settembre 20
Annie Annie
Baratto la data degli Annie Hall al Locomotive con quella del Lego, tanto inizia sempre con la L ed e' piu' vicino :P
- Giovedi' 20 Dicembre - Annie HAll @ Lego Cesena :)
- Giovedi' 20 Dicembre - Annie HAll @ Lego Cesena :)
Do you. Mr. Who?
"Al di là di tutte le lodi, gli album d'oro e di platino, i concerti, i film ed il folklore di Bob Dylan, quale miglior tributo potevate ricevere in quanto artista e scrittore che un party dei vostri personaggi in cui il posto era stipato di gente e tutti si sono divertiti. "
Cameron Crowe
"Finchè saprai spiegarti, ti seguiranno"
Marco Castoldi
Lo attendevo da un pezzo il nuovo film su Bob Dylan. I tempi di realizzazione sono stati smisurati, e si sapeva gia' piu' o meno tutto sulla pellicola dai rotocalchi e internet ancora prima che cominciassero a girarlo. Se mi è piaciuto? Pofforbacchio che si'! Dylan viene smontato e rimontato nei suoi periodi di cambiamento (neanche fosse stato questa ecletticita' bowiana poi, al regista di Velvet Goldmine e i fan probabilmente piace credere cosi'.) attraverso nomi e identita' da riscoprire neanche fosse Dr.Who, cambiando etichetta, volto ed eccentricità ad ogni morte spirituale per trovare quindi nuova vita. Probabilmente Dylan esisteva ancora prima di essere Zimmy, e si è rigenerato su un letto di ospedale come Woody Guthrie ( in un piccolo fenomeno spaccone fuggitivo che se ne è fuggito via confuso con tutte le esperienze accumulate in una vita. E chissà poi ora in chi troverà nuova forma.
Si', perchè Dylan è stato Giuda, è stato Jack, Alias di se stesso innumerevoli volte manco fosse attore del suo film, sbattendosene altamente i coglioni di chi fosse veramente ma non di cosa gli altri pensassero di lui, diventando perfino Regina giocherellando con le troche degli anni 60 con quel "Mostro a Quattro Teste" dei Beatles, che nel film vengono spassosamente ritratti come chipnuts dementi in una sequenza da cartone animato.
E poi il folk che aveva strafracellato i maroni perfino a Dylan, che non voleva fare altro che racattare grana con la sua chitarra spiazzando la gente. Tutti volevano il Folk. Il Folk era onesto e sincero e scevro dalle logiche e gli interessi di mercato delle Major. Il folk: l'indie music degli anni 60.
Goduria tutta la processione in Desolation Road con i vari personaggi elencati nella canzone della strada che porta verso il giudizio universale su un Enigma, in cui un avido Garret giornalista cerca di piazzare la razionale strada della morbosa ricerca di una vendibile verità, mentre il mondo esplode (ma solo in televisione) e non ci sta capendo un cazzo di quello che succede.
Il momento piu' alto forse proprio una pausa in questa processione, dove la voce mozzafiato di Jim James dei My Morning Jackets si unisce ai Calexico nei panni dei Sergenti Pepi locali, ispiratissimi e all'apice della loro potenzialità, ci regalano una "Going to Acapulco" da brivido.
Con una mirabile ricostruzione storica di stili e oggetti scenici e brillanti citazioni cine-musicali (stupendo il richiamo in bianco e nero a Jean Vigo) il film rimane fruibile e godibile a tutti i fan che conoscono almeno i primi quindici anni di carriera del nostro e non si aspettino un bio-pic documentaristico e lineare. Probabilmente il film piu' filmico dell'anno, con la conseguente solita distribuzione di merda, ci lascia con un solo dubbio: era meglio la Rotolo o la Charlotte?
Cameron Crowe
"Finchè saprai spiegarti, ti seguiranno"
Marco Castoldi
Lo attendevo da un pezzo il nuovo film su Bob Dylan. I tempi di realizzazione sono stati smisurati, e si sapeva gia' piu' o meno tutto sulla pellicola dai rotocalchi e internet ancora prima che cominciassero a girarlo. Se mi è piaciuto? Pofforbacchio che si'! Dylan viene smontato e rimontato nei suoi periodi di cambiamento (neanche fosse stato questa ecletticita' bowiana poi, al regista di Velvet Goldmine e i fan probabilmente piace credere cosi'.) attraverso nomi e identita' da riscoprire neanche fosse Dr.Who, cambiando etichetta, volto ed eccentricità ad ogni morte spirituale per trovare quindi nuova vita. Probabilmente Dylan esisteva ancora prima di essere Zimmy, e si è rigenerato su un letto di ospedale come Woody Guthrie ( in un piccolo fenomeno spaccone fuggitivo che se ne è fuggito via confuso con tutte le esperienze accumulate in una vita. E chissà poi ora in chi troverà nuova forma.
Si', perchè Dylan è stato Giuda, è stato Jack, Alias di se stesso innumerevoli volte manco fosse attore del suo film, sbattendosene altamente i coglioni di chi fosse veramente ma non di cosa gli altri pensassero di lui, diventando perfino Regina giocherellando con le troche degli anni 60 con quel "Mostro a Quattro Teste" dei Beatles, che nel film vengono spassosamente ritratti come chipnuts dementi in una sequenza da cartone animato.
E poi il folk che aveva strafracellato i maroni perfino a Dylan, che non voleva fare altro che racattare grana con la sua chitarra spiazzando la gente. Tutti volevano il Folk. Il Folk era onesto e sincero e scevro dalle logiche e gli interessi di mercato delle Major. Il folk: l'indie music degli anni 60.
Goduria tutta la processione in Desolation Road con i vari personaggi elencati nella canzone della strada che porta verso il giudizio universale su un Enigma, in cui un avido Garret giornalista cerca di piazzare la razionale strada della morbosa ricerca di una vendibile verità, mentre il mondo esplode (ma solo in televisione) e non ci sta capendo un cazzo di quello che succede.
Il momento piu' alto forse proprio una pausa in questa processione, dove la voce mozzafiato di Jim James dei My Morning Jackets si unisce ai Calexico nei panni dei Sergenti Pepi locali, ispiratissimi e all'apice della loro potenzialità, ci regalano una "Going to Acapulco" da brivido.
Con una mirabile ricostruzione storica di stili e oggetti scenici e brillanti citazioni cine-musicali (stupendo il richiamo in bianco e nero a Jean Vigo) il film rimane fruibile e godibile a tutti i fan che conoscono almeno i primi quindici anni di carriera del nostro e non si aspettino un bio-pic documentaristico e lineare. Probabilmente il film piu' filmico dell'anno, con la conseguente solita distribuzione di merda, ci lascia con un solo dubbio: era meglio la Rotolo o la Charlotte?
mercoledì, settembre 19
Belle de Jour
"Someone new is living in my head / sleepin'around and breaking my bad behaviour"
Ogni volta che parte sono sempre li' li' per mettermi a piangere. Quella canzone e' fantastica. Qui una versione dal vivo
Ogni volta che parte sono sempre li' li' per mettermi a piangere. Quella canzone e' fantastica. Qui una versione dal vivo
Big Bang
Con Manuel in vacanza in Portogallo ieri sera c'e' stata una serata prove a tre. Che e' andata benone! E meno male... Ieri e' stata proprio una giornata merdosa, e l'unica cosa che riusciva a sollevarmi il morale era l'ascolto dei brani di Kittyhawk, che mi sta riportando psicologicamente indietro ai tempi in cui ascoltavo "Life" dei Cardigans, doppiavo cartoni animati interattivi, facevo teatro. Insomma una cazzo, e la mia vita era sbandata e senza prospettive. Piu' o meno come adesso. Suonare, e sentire uscire fuori dei bei suoni, e vedere anche gli altri in forma nonostante sembrassimo i rappresentanti delel malattie senili di Cesena, mi ha fatto stare benissimo. Sorridevo perfino, ogni tanto. Pensate voi!
Le note pittoresche del giorno sono state i gruppi metal che tiravano giu' le pareti, il costante approvvigionamento da oscure riserve di benzina per alimentare l'impianto elettrico di emergenza (vi ricordo per chi non avesse seguito le avventure precedenti che suoniamo un una base affatto segreta sperduta nella campagna locale circondata da fossi che "difese di un castello levatevi di torno") e la nostra trasformazione spontanea in bestie primitive che si allungavano lentamente verso l'alto per approvigionarsi di giuggiole dall'albero della manna in prossimita' delle sale prove. Le luci della notte riflesse sulla nera acqua crespa della piscina in quella specie di pollaio sono comunque e sempre troppo una figata.
Le note pittoresche del giorno sono state i gruppi metal che tiravano giu' le pareti, il costante approvvigionamento da oscure riserve di benzina per alimentare l'impianto elettrico di emergenza (vi ricordo per chi non avesse seguito le avventure precedenti che suoniamo un una base affatto segreta sperduta nella campagna locale circondata da fossi che "difese di un castello levatevi di torno") e la nostra trasformazione spontanea in bestie primitive che si allungavano lentamente verso l'alto per approvigionarsi di giuggiole dall'albero della manna in prossimita' delle sale prove. Le luci della notte riflesse sulla nera acqua crespa della piscina in quella specie di pollaio sono comunque e sempre troppo una figata.
martedì, settembre 18
Artista del giorno
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Mi fa piacere vedere che i Talking Head piacciano a tutti recentemente. Che carica cmq!
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Mi fa piacere vedere che i Talking Head piacciano a tutti recentemente. Che carica cmq!
Alternative Version
Mah... dicono che questa sera verso la chiusura di Geek Radio sia andata in onda una versione alternativa della sigla ad opera di un gruppo di soggetti locali chiamati Tiny Tide? Sara' vero? Da questo link sembra proprio di si' :D
Grazie a Paddy E Paolin', che fra l'altro quest'anno stanno in due puntate non stanno sgarrando una selezione. Gran bel mood. Ci vorrebbero proprio piu' voci indipendenti sull'etere. E grazie a Valentina, che aveva gia' prestato la voce in alcuni brani di Feel The Blank :)
Grazie a Paddy E Paolin', che fra l'altro quest'anno stanno in due puntate non stanno sgarrando una selezione. Gran bel mood. Ci vorrebbero proprio piu' voci indipendenti sull'etere. E grazie a Valentina, che aveva gia' prestato la voce in alcuni brani di Feel The Blank :)
lunedì, settembre 17
Between Walking and Sleeping
Cominciamo subito con aggiornare gli impegni sulla mia agendina:
Sabato 27 Ottobre - Clever Square + Pelle Carlberg (superesordio per la band Ravanella) @ Bronson Madonna dell'Albero Ravenna.
Chiusa agendina. Riaperto diario.
Venerdi' non ho praticamente fatto una cippa. Avevo previsto di vedere il film su Dylan senza Dylan, ma il ritorno di mia matre dall'ospedale + mal di testa allucinante in cui ho pagato le 5 ore di sonno protratte pre una settimana, si sono decisamente opposte alla mia volonta' di andare a vedere la pellicola.
Tutti i meriti del sabato vanno giustamente direttamente alla serata. Hana-Bi con Porlock e Seek a vedere "En Roco" in ottima compagnia: Airpop e Polaroid in pista e Pullo Puletti Pullini alla consolle. Gli "En Roco" mi hanno fatto un effetto strano. Una di quelle band di cui magari le canzoni non mi dicono nulla, ma dal vivo mi sono veramente piaciuti tantissimo. Hanno creato un'atmosfera veramente molto intima e sognante, mantenendo sempre un profilo positivamente molto umile e confidenziale. Mi sono chiesto quale strana amplificazione avesse il violino, visto che se ne sta discutendo proprio recentemente con Manuel dei Tiny Tide. In genere amplificare un violino corrisponde quasi sempre a bagattarlo, ma sembrava che quello avesse una specie di gancio particolare per il microfono con una specie di gabbiotto esterno in plastica nera. Mah. Il cantante in certi momeni, con quella barba e le braghette corte, sembrava quasi Aidan Moffat. Sicuramente Accento Svedese avrebbe detto che ci poteva stare :D
Ma il vero pezzo forte della serata - come al solito - e' stato il viaggio in macchina. Seek ci ha fatto ascoltare - FINALMENTE - il nuovo album di Cristina Donà. Un capolavoro. L'attacco per sola voce, inoltre, ricorda quasi cose di Tenco. Capolavori istantanei, insomma. Mi chiedo cosa ci faccia un'artista del genere in Italia, visto che un album simile di Italiano non ha proprio nulla, dai suoni, il gusto melodico e la produzione. Una perla rara. Gia' all'ascolto del quarto brano si ha la sensazione di avere ascoltato troppo, di avere fatto un'overdose di bellezza. Forse sarebbe gia' stato appagante uscire semplicemente con un e.p. Canzoni che si dilatano nel tempo facendoti perdere la cognizione della realta', quando invece si tratta solo di brani da quattro minuti.
Domenica mi sono messo a riascoltarlo. Su "Universo" e "L'Eclisse" mi sono quasi partite le lacrime.
Ascoltato anche il nuovo dei Brunettes. Madonna che album. Non sembra neanche piu' lo stesso gruppo. Mi chiedo quanti gruppi twee-pop oriented ci siano in giro in grado di non adagiarsi sulla propria nicchia musicale e cercare di esplorare suoni e spermientaizoni cosi' gustose quanto complesse. Sono rimasto impressionato. L'album piu' stereofonico dell'anno!
Quest'anno le serate marinamarittime finiscono molto presto. L'idea era quella di ricercare una pizzeria. Ovviamente e' rimasta un'idea, visto che non ne abbiamo trovate aperte a quell'ora. Ci siamo dovuti accontentare di un Biffi Forlivese (posto dove producono ininterrottamente paste e salati giganti, probabilmente infornati in una microcentraleatomica) anche piuttosto trafficato rispetto all'orario in cui ci siamo presentati.
Domenica la mia intenzione era quella di finire un progetto musicale di cui avevo soltanto steso la base di batteria, la linea melodica e le tastiere (ho provato ad usare il chours CE5 Boss e il wah-wah sulla tastiera, ma alla fine e' venuto coperto dagli altri suoni) e dovevo finire per lunedi'... ma non avevo previsto che frotte di persone si sarebbero recate in casa per venire a trovare mia madre da poco tornata dall'ospedale.
Questo per me ha significato:
1) Ancora meno tempo
2) Ciao ore di sonno extra
La cosa, in effetti, ha avuto un vantaggio. Fra le varie visite anche quella di Valentina, che gia' aveva prestato la voce per alcune cose in "Feel The Blank". Chiaramente e' stata prontamente sfruttata per la mia causa XD
In seguito e' proseguita la mia lotta contro il tempo per riuscire a perdere meno possibile di "Hereos" in televisione. Fortunatamente sono riuscito a vedere il secondo episodio, molto carino. La serie ora mi sta prendento. Tutto merito dei personaggi, in quanto la trama e' spudoratamente un mischione fra 4400 e Dragonball.
Tant'è. Vediamo cosa accade ora...
** Postilla **
Riapriamo l'agenda: Sabato 27 Ottobre Bonde Do Role @ Covo Club Bologna
Sabato 27 Ottobre - Clever Square + Pelle Carlberg (superesordio per la band Ravanella) @ Bronson Madonna dell'Albero Ravenna.
Chiusa agendina. Riaperto diario.
Venerdi' non ho praticamente fatto una cippa. Avevo previsto di vedere il film su Dylan senza Dylan, ma il ritorno di mia matre dall'ospedale + mal di testa allucinante in cui ho pagato le 5 ore di sonno protratte pre una settimana, si sono decisamente opposte alla mia volonta' di andare a vedere la pellicola.
Tutti i meriti del sabato vanno giustamente direttamente alla serata. Hana-Bi con Porlock e Seek a vedere "En Roco" in ottima compagnia: Airpop e Polaroid in pista e Pullo Puletti Pullini alla consolle. Gli "En Roco" mi hanno fatto un effetto strano. Una di quelle band di cui magari le canzoni non mi dicono nulla, ma dal vivo mi sono veramente piaciuti tantissimo. Hanno creato un'atmosfera veramente molto intima e sognante, mantenendo sempre un profilo positivamente molto umile e confidenziale. Mi sono chiesto quale strana amplificazione avesse il violino, visto che se ne sta discutendo proprio recentemente con Manuel dei Tiny Tide. In genere amplificare un violino corrisponde quasi sempre a bagattarlo, ma sembrava che quello avesse una specie di gancio particolare per il microfono con una specie di gabbiotto esterno in plastica nera. Mah. Il cantante in certi momeni, con quella barba e le braghette corte, sembrava quasi Aidan Moffat. Sicuramente Accento Svedese avrebbe detto che ci poteva stare :D
Ma il vero pezzo forte della serata - come al solito - e' stato il viaggio in macchina. Seek ci ha fatto ascoltare - FINALMENTE - il nuovo album di Cristina Donà. Un capolavoro. L'attacco per sola voce, inoltre, ricorda quasi cose di Tenco. Capolavori istantanei, insomma. Mi chiedo cosa ci faccia un'artista del genere in Italia, visto che un album simile di Italiano non ha proprio nulla, dai suoni, il gusto melodico e la produzione. Una perla rara. Gia' all'ascolto del quarto brano si ha la sensazione di avere ascoltato troppo, di avere fatto un'overdose di bellezza. Forse sarebbe gia' stato appagante uscire semplicemente con un e.p. Canzoni che si dilatano nel tempo facendoti perdere la cognizione della realta', quando invece si tratta solo di brani da quattro minuti.
Domenica mi sono messo a riascoltarlo. Su "Universo" e "L'Eclisse" mi sono quasi partite le lacrime.
Ascoltato anche il nuovo dei Brunettes. Madonna che album. Non sembra neanche piu' lo stesso gruppo. Mi chiedo quanti gruppi twee-pop oriented ci siano in giro in grado di non adagiarsi sulla propria nicchia musicale e cercare di esplorare suoni e spermientaizoni cosi' gustose quanto complesse. Sono rimasto impressionato. L'album piu' stereofonico dell'anno!
Quest'anno le serate marinamarittime finiscono molto presto. L'idea era quella di ricercare una pizzeria. Ovviamente e' rimasta un'idea, visto che non ne abbiamo trovate aperte a quell'ora. Ci siamo dovuti accontentare di un Biffi Forlivese (posto dove producono ininterrottamente paste e salati giganti, probabilmente infornati in una microcentraleatomica) anche piuttosto trafficato rispetto all'orario in cui ci siamo presentati.
Domenica la mia intenzione era quella di finire un progetto musicale di cui avevo soltanto steso la base di batteria, la linea melodica e le tastiere (ho provato ad usare il chours CE5 Boss e il wah-wah sulla tastiera, ma alla fine e' venuto coperto dagli altri suoni) e dovevo finire per lunedi'... ma non avevo previsto che frotte di persone si sarebbero recate in casa per venire a trovare mia madre da poco tornata dall'ospedale.
Questo per me ha significato:
1) Ancora meno tempo
2) Ciao ore di sonno extra
La cosa, in effetti, ha avuto un vantaggio. Fra le varie visite anche quella di Valentina, che gia' aveva prestato la voce per alcune cose in "Feel The Blank". Chiaramente e' stata prontamente sfruttata per la mia causa XD
In seguito e' proseguita la mia lotta contro il tempo per riuscire a perdere meno possibile di "Hereos" in televisione. Fortunatamente sono riuscito a vedere il secondo episodio, molto carino. La serie ora mi sta prendento. Tutto merito dei personaggi, in quanto la trama e' spudoratamente un mischione fra 4400 e Dragonball.
Tant'è. Vediamo cosa accade ora...
** Postilla **
Riapriamo l'agenda: Sabato 27 Ottobre Bonde Do Role @ Covo Club Bologna
sabato, settembre 15
My Blog is a cage
Che dire. Sono veramente felice che le mie canzoni arrivino a qualcuno. In fondo uno dei motivi principali che mi spinge a scriverle e' comunicare emozioni agli altri. Diciamo un 33%. 1/3 di comunicazione empatica, 33% di esorcizzazione di momenti e stati d'animo e 33% di goduria puramente egoistica e individuale. Poi rimane quell'indefinibile 1%, che mi piace considerare un bizzarro poliedro multicolore radiottivo in grado di detonare alchimie diverse al di la' del caso.
Per ora sono in grado solo di aprire la gabbia e dare la vita alle signore canzoni (o signori, probabilmente le canzoni hanno lo stesso sesso degli angeli). Gia' altri soggetti psicosocioscizzopatici come Daniel Johntson, Syd Barret e Ariel Pink ci hanno mostrato come la forma sia soltanto il vestito, che puo' cambiare dal pigro ma comodo pigiama stropicciato di quando si registra in camera all'abito ganzo da sera live, ma molto piu' rigido e formale, di quando si esce con gli amici.
Anyway, sto divagando troppo. Tutta questa megaintro della maradonna per dire che mi fa piacere che comunque le canzoni ci siano e arrivino, e che poi insospettabili amici mi sorprendano a tradimento con dei post come questo. Grazie Bluto. Mi e' perfino passato un po' di mal di testa :)
Per ora sono in grado solo di aprire la gabbia e dare la vita alle signore canzoni (o signori, probabilmente le canzoni hanno lo stesso sesso degli angeli). Gia' altri soggetti psicosocioscizzopatici come Daniel Johntson, Syd Barret e Ariel Pink ci hanno mostrato come la forma sia soltanto il vestito, che puo' cambiare dal pigro ma comodo pigiama stropicciato di quando si registra in camera all'abito ganzo da sera live, ma molto piu' rigido e formale, di quando si esce con gli amici.
Anyway, sto divagando troppo. Tutta questa megaintro della maradonna per dire che mi fa piacere che comunque le canzoni ci siano e arrivino, e che poi insospettabili amici mi sorprendano a tradimento con dei post come questo. Grazie Bluto. Mi e' perfino passato un po' di mal di testa :)
Cool Kids Can't Die?
Ora mi metto a scrivere come il nostro violinsta:
Kazzo se spakkano in Polonia!!
Tenete d'occhio questi ragazzi: Cool Kids Of Death.
Direi che hanno imparato bene la lezione britenemiana.
Ecco alcuni brani in ascolto temporaneo:
"Armia Zbawienia"
"Generacja nic"
venerdì, settembre 14
Le Band Svedesi possono rispecchiare la tua personalita'?
Dopo un promettente esordio, caduti in ibernazione da "When Sun Falls On My Fee" del 2002, sembra che si stia rimettendo in piedi il progetto made in Malmo Starlet, che ci aveva lasciato in sospeso da "Late March". Con band in giro come "Club8" e "Acid House Kings", nessuno forse ne sentiva realmente la mancanza. Ma perche' privarsi di qualche dolce melodia sognante in piu'? In fondo uno dei reparti piu' sfiziosi di Ikea e' proprio quello degli accessori.
giovedì, settembre 13
Whoa Oh Oh Oh OhOhOhOh
E' meraviglioso che la gente abbia voglia di aggregarsi in gruppi come questo. La "non-esistenza" assume nuovi intricatissimi significati. Chiaramente mi sono iscritto subito.
Ringrazio Dio 4/4
Perche' esiste ancora gente buona e non infangata nel "sistema", nonostante un mondo governato da cinismo e automatismi. Come i miei mutual friends sapranno, da qualche giorno sono trocato da Linkedin e Facebook. L'unico problema e' che alcune regole di questi giochini ancora mi sono poco chiare, e quindi mi muovo con la stessa agonia di un bimbo di pochi mesi a carponi in mezzo ad un campo di minigoff minato di accessori pirotecnici, pronti a combinare un disastro ad ogni faticoso passo falso. (oddio, detta cosi' sembro piu' un disabile allo stato Hawkin-Terminale, diciamo che sono piu' a livello Borghezio ad un social forum filoisraeliano)
Dunque. Facebook ti da' modo di potere esplorare il suo territorio, per motivi di sicurezza, soltanto per grandi aree, chiamate Network. Il problema e' che io ero convinto di poter saltare da un'area all'altra come Scott Bakula in Quantum Leap da un'esistenza all'altra. Errore madronale. Una volta lasciato un territorio devi attendere DUE MESI prima di poterti anche solo riiscrivere a quello che avevi abbandonato. DUE MESI SENZA INTERAGIRE CON LA MIA NUOVA DIPENDENZA? Non poteva esistere nel mio copione. Quindi ho cercato di taroccare la sceneggiatura, inviando una supplichevole lettera ad un'amministratore anonimo confidando di non imbattermi in un risponditore automatico.
E' passata una giornata... l'amministratore-interlocutore si e' mostrato indulgente nei confronti delle mie richieste intrise di lacrime e rimorsi... e ha rimesso tutto a posto! Che effetto deve fare su di lui in questo piccolo insignificante universo telematico? Non lo so. Io mi sono sentito come miracolato da un insensato intervento divino. Grazie Amministratore di Sistema. In Facebook we trust!
Dunque. Facebook ti da' modo di potere esplorare il suo territorio, per motivi di sicurezza, soltanto per grandi aree, chiamate Network. Il problema e' che io ero convinto di poter saltare da un'area all'altra come Scott Bakula in Quantum Leap da un'esistenza all'altra. Errore madronale. Una volta lasciato un territorio devi attendere DUE MESI prima di poterti anche solo riiscrivere a quello che avevi abbandonato. DUE MESI SENZA INTERAGIRE CON LA MIA NUOVA DIPENDENZA? Non poteva esistere nel mio copione. Quindi ho cercato di taroccare la sceneggiatura, inviando una supplichevole lettera ad un'amministratore anonimo confidando di non imbattermi in un risponditore automatico.
E' passata una giornata... l'amministratore-interlocutore si e' mostrato indulgente nei confronti delle mie richieste intrise di lacrime e rimorsi... e ha rimesso tutto a posto! Che effetto deve fare su di lui in questo piccolo insignificante universo telematico? Non lo so. Io mi sono sentito come miracolato da un insensato intervento divino. Grazie Amministratore di Sistema. In Facebook we trust!
Ringrazio Dio 2/4
Per avere visto di buon occhio che l'uomo riuscisse ad evolversi sufficientemente per fondere il Taleggio sulla piadina nel forno a microonde, fino a fare assumere al formaggio le sembianze di un esperimento andato a male nel teletrasporto lasciando la pida intatta.
Sciamani d'Amore
"Ed è per questo che sono contento che la musica non sia diventata il mio primo lavoro, perchè trovo che il professionismo ti faccia perdere il contatto diretto con la gente e la dimensione di festa che ogni concerto dovrebbe avere."
Non guardatemi come se fossi ebete dall'altra parte dello schermo se vi parlo dei "Figli di Guttuso"! Si'. Guttuso con la U. Chiariamoci subito: questo qui, non quest'altro.
Gruppo storico di Tùrin, trasandati e genuini nell'aspetto quanto nel sound, una band che di gavetta ne ha fatta tanta per non approdare da nessuna parte in particolare. Ma non mancanza di qualita', presumo per salvaguardare quanto piu' ci sia di spontaneo, positivo e liberatorio nel fare musica e gioire della musica stessa.
Non guardatemi come se fossi ebete dall'altra parte dello schermo se vi parlo dei "Figli di Guttuso"! Si'. Guttuso con la U. Chiariamoci subito: questo qui, non quest'altro.
Gruppo storico di Tùrin, trasandati e genuini nell'aspetto quanto nel sound, una band che di gavetta ne ha fatta tanta per non approdare da nessuna parte in particolare. Ma non mancanza di qualita', presumo per salvaguardare quanto piu' ci sia di spontaneo, positivo e liberatorio nel fare musica e gioire della musica stessa.
Ecco che, in occasione della loro ventennale cariera, la band fa scaricare dal loro sito gratuitamente una raccolta dei loro lavori piu' significativi, esplorando le diverse metamorfosi del gruppo, che passa da demenzialita' a impegno, da folk a rock passando per il jazz, che continua nonostante un novantasei crudele e devastante a trovare la forza di rinnovarsi e mantenere il contatto con il loro piccolo pubblico. Il loro mondo riassunto qui, in attesa di essere esplorato. E anche se non siete di Torino sono sicuro che vi vorranno bene lo stesso per averci fatto un giro.
mercoledì, settembre 12
Indipendentemente
Se qualcuno ha un dono speciale, una qualita' in cui spicca meglio delle altre, il vettore de karma, destino, o come preferite chiamarlo, che punta dritto dritto verso una direzione piu' luminosa delle altre, beh, dategli tempo e ci arrivera'.
E' il caso di John Doe. Nome pseudonimo per "Nessuno", quasi alla stregua di "John Smith", appellativo ideale per il cantante di una punk band che si chiama "X". Voce fin troppo raffinata per un branco di debosciati fracassoni. E cosi' salta fuori, maturando col tempo, una raffinatissima produzione solista.
Oggi ho ripreso in mano - a distanza di due anni - l'album "Forever hasn't happened yet".
"Your parade" potrebbe essere interpretata da un duetto fra Robert Plant e Paul McCartney, "Ready" la regalerei ai Turin Brakes, mentre "There's a Black Horse" la vedrei bene interpretata da Cristina Dona'. Ma aspetta... mi sa che mi sono imbattuto in John Doe proprio per questo motivo! Lo sapevo. Questo e' un post su Cristina abilmente cammuffato da rivalutazione di artisti rottamati!
La curiosita' di ascoltare "La quinta stagione" e' tanta, e non mi rimane che ascoltare John fare il verso ai vecchi classici del rock, in attesa che la febbre da reunion contagi anche gli "X". Indipendentemente.
"Your parade" - John Doe
"Ready" - John Doe
"There's a black horse" - John Doe
E' il caso di John Doe. Nome pseudonimo per "Nessuno", quasi alla stregua di "John Smith", appellativo ideale per il cantante di una punk band che si chiama "X". Voce fin troppo raffinata per un branco di debosciati fracassoni. E cosi' salta fuori, maturando col tempo, una raffinatissima produzione solista.
Oggi ho ripreso in mano - a distanza di due anni - l'album "Forever hasn't happened yet".
"Your parade" potrebbe essere interpretata da un duetto fra Robert Plant e Paul McCartney, "Ready" la regalerei ai Turin Brakes, mentre "There's a Black Horse" la vedrei bene interpretata da Cristina Dona'. Ma aspetta... mi sa che mi sono imbattuto in John Doe proprio per questo motivo! Lo sapevo. Questo e' un post su Cristina abilmente cammuffato da rivalutazione di artisti rottamati!
La curiosita' di ascoltare "La quinta stagione" e' tanta, e non mi rimane che ascoltare John fare il verso ai vecchi classici del rock, in attesa che la febbre da reunion contagi anche gli "X". Indipendentemente.
"Your parade" - John Doe
"Ready" - John Doe
"There's a black horse" - John Doe
martedì, settembre 11
Ultimatum alla ZIAE
"She's got no more time for reality" - Tom Ponzi's Boogie
"Les Fauves" sono un gruppo che non ama le mezze misure. Si fanno amare o odiare. Come le belve selvatiche, con le quali puoi entrare o meno in sintonia, o rischiare di beccarti un morso quando meno te lo aspettavi. Bene. Chiariamo subito che io li adoro.Anzi: assieme ai "Ten Thousand Bees" sono la mia "Brit Oriented Italian Rock Band" preferita, per musicalita', creativita', modo di porsi, intenti. Quello che piu' si avvicina ad una rock band famosa ma non troppo per cui fare il tifo ma con tutte le carte in regola per spaccare i culi, un po' come i "Beck Mongolian Chop Squad" nell'omonima serie televisiva.
I paesaggi che dipingono nelle loro canzoni sono sempre alluncinanti, post-atomici, disinbiti, alieni. Forse non dispiacerebbero a Bowie. All'interno della band il batterista Case, l'ho visto sempre un po' come il piu' comunicativo e aperto nei confronti del pubblico, sempre scherzoso, recettivo e - soprattutto - comprensibile. Una sorta di ambasciatore del "Planet Fauves" insomma, che cerca di andare oltre a quel "Klaatu barada nikto" snocciolato con noncuranza a tempo di un sincopato quattro quarti.
"Les Fauves" sono un gruppo che non ama le mezze misure. Si fanno amare o odiare. Come le belve selvatiche, con le quali puoi entrare o meno in sintonia, o rischiare di beccarti un morso quando meno te lo aspettavi. Bene. Chiariamo subito che io li adoro.Anzi: assieme ai "Ten Thousand Bees" sono la mia "Brit Oriented Italian Rock Band" preferita, per musicalita', creativita', modo di porsi, intenti. Quello che piu' si avvicina ad una rock band famosa ma non troppo per cui fare il tifo ma con tutte le carte in regola per spaccare i culi, un po' come i "Beck Mongolian Chop Squad" nell'omonima serie televisiva.
I paesaggi che dipingono nelle loro canzoni sono sempre alluncinanti, post-atomici, disinbiti, alieni. Forse non dispiacerebbero a Bowie. All'interno della band il batterista Case, l'ho visto sempre un po' come il piu' comunicativo e aperto nei confronti del pubblico, sempre scherzoso, recettivo e - soprattutto - comprensibile. Una sorta di ambasciatore del "Planet Fauves" insomma, che cerca di andare oltre a quel "Klaatu barada nikto" snocciolato con noncuranza a tempo di un sincopato quattro quarti.
Scambiamo due chiacchiere durante un aperitivo. Loro tornano dal Festival di Venezia. La loro "February Lullabye" appare nel film di Zanasi "Non pensarci". Il pretesto per l'incontro è quello di passarmi una copia per la stampa del loro ultimo lavoro "N.A.L.T.1 - A Fast Introduction". Fa parte di un'ambiziosa triologia sulla decadenza della civilta' umana vista da un'ottica science-fiction. O una roba del genere. Subito mi ricordo di avere letto la notizia attraverso un bollettino, e di avere anche pensato: "Ma quanto è ambiziosa questa band, che e' appena uscita con un'ep e un video alle spalle e gia' crede talmente tanto nel proprio futuro da buttarsi in una triologia. Chissa' se ci sara' mai un volume due!". Insomma: un po' come quando nel 1995 Bowie si quoto' in borsa e, per incentivarsi a produrre, fece quella sparata con "Outside: Vol.1" di aver voluto pubblicare un album all'anno fino al duemila.
E invece l'Ambasciatore di "Planet Fauves", non solo mi spiega che la seconda triologia avra' a che fare con il formaggio e la terza con l'apocalisse (o roba del genere, giusto per rendere l'idea), che la copertina di ogni volume puntera' su un colore diverso (il fantastico disegno del volatile che nutre i suoi piccoli fan è insospettabilmente opera della penna di Pap), ma parla gia' degli album come opere gia' complete e ascoltate decine di volte, facendo riferimenti precisi a brani, preferenze dei medesimi e mood delle opere ("Il secondo e' tiratissimo, spacca veramente").
Dopo avere parlato di gruppi, ascolti e collateralita' varie ed eventuali, non resisto alla tentazione e, una volta nella SeekMobile, ascolto la prima traccia: "Please Please Please". Adoro i gruppi che prestano attenzione ai dettagli, e i Les Fauves partono dai titoli delle canzoni tirando fuori dei veri e propri gioiellini pop e citazionistici. Il basso, elettrico, decadente e malato, potrebbe essere frutto di un connubio fra l'introduzione a "Diamond Dog" se fosse suonata come "One of these days" dei Pink Floyd. Il ritmo e' cadenzato, incerto, straniante. Come il passo traballante di un lento mutante. Fantastico. Uno pensa di mettere su' "Our Dildo Can Change Your Life Pt.2" e ci ritrova Julian Cope a predicare di paesaggi post-atomici. Non solo il brano ci cala in un'aria da mondo perduto in versione sci-fi, ma colpisce per come la band non si sia adagiata sul solito sound, e sia riuscita a spiazzare il suo pubblico. L'eccessiva omogenita' dei brani era forse il difetto piu' palese del lavoro precedente, mentre - avendo gia' ascoltato le scanzonate "Go Go Fava Dancer" e "Twister Twist" - mi e' subito chiaro che con "N.A.L.T." le cose sono cambiate. La band e' riuscita a compiere una piccola gradita mutazione radioattiva. Penetrante e incisiva come uno stiletto arrugginito.
A 0:27 secondi parte il cantato. Narrazione in prima persona. Se il titolo e' un chiaro e gratuito richiamo ai Bealtes, ora la song cambia direzione, e sembra passare da una parodia sinstra e ossessiva di "Memphis, Tennessee" ai R.E.M. di "New Adventures in Hi-Fi". Rispetto al lavoro precedente la voce riesce a spiccare maggiormente sugli strumenti, e i testi sono maggiormente comprensibili.
"Atomic Winter" per ora il mio brano prefito. Ancora una volta la band riesce a staccarsi dagli stereotipi a cui ci aveva abiuato, proponendo una ballad dal gusto retro' che non avrebbe sfigurato fra le cose migliori di Echo & The Bunnymen .
L'ironicissima e stilosa "Novara" è forse l'ob-la-di' ob-la-da' dell'album, con il suo sguardo ironico e tediato sulla vita di provincia (ma Pap dice "Follow Me" o "Forlì"?), e fa seguire a ruota concettualmente l'adrenalitica "No Spaghindie", che e' un fiume in piena di pregiudizi e luoghi comuni sul notro italico e cialtrone stivalone nazionale.
"Freak Riot" e' sospesa fra "The Killers", "Kaiser Chiefs", "Art Brut", i "Beatles", tanto per rimanere su territori sicuri, forse per intento la canzone dei "Les Fauves" piu' vicina a "I'm only sleeping", dove manca la voglia e la forza di raggiungere qualsiasi richiamo che ci riporti alla realta', per quanto fastidioso e insistente possa essere.
"Tom Ponzi! Una volta si sono trovati in un locale Pap e questo tipo a parlare una notte intera su questo tizio che era apparso in televisione negli anni ottanta! E' stato incredibile". Ed ecco "Tom Ponzi's boogie".
Il resto dell'album e' un bombardamento atomico a tappeto che non risparima niente e nessuno, soprattutto le istituzioni, sia sacre (la ballata "The Holy Church") che piu' profane ("Bomb on the SIAE").
L'album si chiude con "The Heroin Melody", tanto per sventolare - tenendolo ben in vista - anche il lenzuolo marcio di quest'ultimo immancabile luogo comune del rock maledetto: la troca, parte del quadro apocalittico dipinto dalle "Belve" in questo album. L'improbabile Waltzer circense dona all'opera un'atmosfera incompiuta, gettando un ponte ideale su "N.A.L.T.2" , quasi ne fosse in realta' il prologo. Non ci rimane che riascoltare daccapo il primo volume tra divertimento, energia e inquietudine. Che cosa riserva il futuro per il "Pianeta F"? L'appagante marciume che ci circonda è un'inevitabile preambolo all'autodistruzione o apparira' dal nulla una forza redentrice come deus ex-machina a riscattare le nostre vite? Scommetto che se redenzione sara', sara' pronta a gettarci in uno scenario ancora piu' roccambolesco e imprevedibilmente stralunato.
Sempre e comunque senza mezze misure.
E invece l'Ambasciatore di "Planet Fauves", non solo mi spiega che la seconda triologia avra' a che fare con il formaggio e la terza con l'apocalisse (o roba del genere, giusto per rendere l'idea), che la copertina di ogni volume puntera' su un colore diverso (il fantastico disegno del volatile che nutre i suoi piccoli fan è insospettabilmente opera della penna di Pap), ma parla gia' degli album come opere gia' complete e ascoltate decine di volte, facendo riferimenti precisi a brani, preferenze dei medesimi e mood delle opere ("Il secondo e' tiratissimo, spacca veramente").
Dopo avere parlato di gruppi, ascolti e collateralita' varie ed eventuali, non resisto alla tentazione e, una volta nella SeekMobile, ascolto la prima traccia: "Please Please Please". Adoro i gruppi che prestano attenzione ai dettagli, e i Les Fauves partono dai titoli delle canzoni tirando fuori dei veri e propri gioiellini pop e citazionistici. Il basso, elettrico, decadente e malato, potrebbe essere frutto di un connubio fra l'introduzione a "Diamond Dog" se fosse suonata come "One of these days" dei Pink Floyd. Il ritmo e' cadenzato, incerto, straniante. Come il passo traballante di un lento mutante. Fantastico. Uno pensa di mettere su' "Our Dildo Can Change Your Life Pt.2" e ci ritrova Julian Cope a predicare di paesaggi post-atomici. Non solo il brano ci cala in un'aria da mondo perduto in versione sci-fi, ma colpisce per come la band non si sia adagiata sul solito sound, e sia riuscita a spiazzare il suo pubblico. L'eccessiva omogenita' dei brani era forse il difetto piu' palese del lavoro precedente, mentre - avendo gia' ascoltato le scanzonate "Go Go Fava Dancer" e "Twister Twist" - mi e' subito chiaro che con "N.A.L.T." le cose sono cambiate. La band e' riuscita a compiere una piccola gradita mutazione radioattiva. Penetrante e incisiva come uno stiletto arrugginito.
A 0:27 secondi parte il cantato. Narrazione in prima persona. Se il titolo e' un chiaro e gratuito richiamo ai Bealtes, ora la song cambia direzione, e sembra passare da una parodia sinstra e ossessiva di "Memphis, Tennessee" ai R.E.M. di "New Adventures in Hi-Fi". Rispetto al lavoro precedente la voce riesce a spiccare maggiormente sugli strumenti, e i testi sono maggiormente comprensibili.
"Atomic Winter" per ora il mio brano prefito. Ancora una volta la band riesce a staccarsi dagli stereotipi a cui ci aveva abiuato, proponendo una ballad dal gusto retro' che non avrebbe sfigurato fra le cose migliori di Echo & The Bunnymen .
L'ironicissima e stilosa "Novara" è forse l'ob-la-di' ob-la-da' dell'album, con il suo sguardo ironico e tediato sulla vita di provincia (ma Pap dice "Follow Me" o "Forlì"?), e fa seguire a ruota concettualmente l'adrenalitica "No Spaghindie", che e' un fiume in piena di pregiudizi e luoghi comuni sul notro italico e cialtrone stivalone nazionale.
"Freak Riot" e' sospesa fra "The Killers", "Kaiser Chiefs", "Art Brut", i "Beatles", tanto per rimanere su territori sicuri, forse per intento la canzone dei "Les Fauves" piu' vicina a "I'm only sleeping", dove manca la voglia e la forza di raggiungere qualsiasi richiamo che ci riporti alla realta', per quanto fastidioso e insistente possa essere.
"Tom Ponzi! Una volta si sono trovati in un locale Pap e questo tipo a parlare una notte intera su questo tizio che era apparso in televisione negli anni ottanta! E' stato incredibile". Ed ecco "Tom Ponzi's boogie".
Il resto dell'album e' un bombardamento atomico a tappeto che non risparima niente e nessuno, soprattutto le istituzioni, sia sacre (la ballata "The Holy Church") che piu' profane ("Bomb on the SIAE").
L'album si chiude con "The Heroin Melody", tanto per sventolare - tenendolo ben in vista - anche il lenzuolo marcio di quest'ultimo immancabile luogo comune del rock maledetto: la troca, parte del quadro apocalittico dipinto dalle "Belve" in questo album. L'improbabile Waltzer circense dona all'opera un'atmosfera incompiuta, gettando un ponte ideale su "N.A.L.T.2" , quasi ne fosse in realta' il prologo. Non ci rimane che riascoltare daccapo il primo volume tra divertimento, energia e inquietudine. Che cosa riserva il futuro per il "Pianeta F"? L'appagante marciume che ci circonda è un'inevitabile preambolo all'autodistruzione o apparira' dal nulla una forza redentrice come deus ex-machina a riscattare le nostre vite? Scommetto che se redenzione sara', sara' pronta a gettarci in uno scenario ancora piu' roccambolesco e imprevedibilmente stralunato.
Sempre e comunque senza mezze misure.
Goodbye
E mentre un'amica mi ha scritto dall'oltremondo del 0.0, senza possibilita' di "addare" le persone che incontra per strada, "attendere" agli eventi che le interessano, o "sciarare" i suoi gusti musicali (brrr... ma ci pensate ad un mondo cosi'? Spaventoso!), io ieri notte mi sono perso in "quest'altra macchina infernale", fornendo cosi' a chi sta aspettando cd delle mie demo una plausibile motivazione per il ritardo della loro spedizione :P
lunedì, settembre 10
Mika Melody
> Sabato 2o Ottobre Mika @ Land Rover Arena Bologna
> Venerdi' 30 Novembre Super Furry Animals @ Covo Bologna
> Venerdi' 30 Novembre Super Furry Animals @ Covo Bologna
domenica, settembre 9
3 Giorni Che Non Ci Vediamo
Molto carino Case a concedere un po' del suo tempo per allungarmi il nuovo concept delle "Belve" in anteprima e scambiare due chiacchiere concitate su musica, gentaglia e demenzialita' varie. Vedro' entro breve di fare una recensione come si deve al lavoro.
Dopo degli ottimi spaghetti meldolesi finalmente ho avuto la possibilta' di recuperare un po' di energie, e dopo DIECI ORE E MEZZA DI SONNO mi sono svegliato di un umore quasi estatico. In pace con il mondo, fuori era una fantastica giornata (sabato), che ho cercato di vivere appieno concedendomi anche una bella passeggiata cazzara e girovaga a Cesenatico con tantdo di I-Pod.
La sera e' stata fenomenale. Accattato Re Miurgo, che e' stata una conoscienza decisamente interessante, e avere dato libero sfogo al nostro stato di fan repressi di Elvis Costello quasi fosse Gambini (anche se ci sono state divergenze di opinone su "The Warner Years"), la vera chicca della serata e' stato il fantastico "Three Vulcan Days Party" al Carnaby di Rimini.
Spettacolare. Non solo sembrava di essere a Londra... ma sembrava di essere a Londra intorno al 1971!!! E' stato strepitoso! Selezione musicale internazionale senza sgarrare un brano fra beat, cimeli e psicadelia in un covo degno della migliore tana musicale albionica, gente meravigliosa e ragazze con mise talmente carine da riempirsi di pizzicotti per tutta la serata per controllare se si era ancora nel mondo reale o si stava sognando tutta la scena di luci stroboscobiche e avventori con tende vintage reciclate come camice. Soprattutto: a parte la comitiva dell'entroterra ballavano tutti da Dio! Tra le facce conosciute Tomei Diggei, Seek e Le Vigliacche. Veramente un peccato che non sia venuto Bando. Si sarebbe veramente sentito a suo agio come un pesciolino rosso libero di sguazzare in una piscina olimpionica.
Tempo di una boccata di fumo di finta Londra, occhiata all'orologio... ed erano gia' le quattro e trenta! Il tempo vola veramente quanto ti stai divertendo. Rubati gli ultimi panini rimasti da Zio Mac (solo a Rimini puoi trovare un McDonald aperto alle 4:45 AM) e un cappuccino servito assieme a un'inaspettata dose di buon umore, la domenica e' scivolata via nella ignavia piu' totale e vergognosa. Il resto e' gia' Lunedi'.
Ecco altre foto della serata. (grazie a PurpleBoots)
Dopo degli ottimi spaghetti meldolesi finalmente ho avuto la possibilta' di recuperare un po' di energie, e dopo DIECI ORE E MEZZA DI SONNO mi sono svegliato di un umore quasi estatico. In pace con il mondo, fuori era una fantastica giornata (sabato), che ho cercato di vivere appieno concedendomi anche una bella passeggiata cazzara e girovaga a Cesenatico con tantdo di I-Pod.
La sera e' stata fenomenale. Accattato Re Miurgo, che e' stata una conoscienza decisamente interessante, e avere dato libero sfogo al nostro stato di fan repressi di Elvis Costello quasi fosse Gambini (anche se ci sono state divergenze di opinone su "The Warner Years"), la vera chicca della serata e' stato il fantastico "Three Vulcan Days Party" al Carnaby di Rimini.
Spettacolare. Non solo sembrava di essere a Londra... ma sembrava di essere a Londra intorno al 1971!!! E' stato strepitoso! Selezione musicale internazionale senza sgarrare un brano fra beat, cimeli e psicadelia in un covo degno della migliore tana musicale albionica, gente meravigliosa e ragazze con mise talmente carine da riempirsi di pizzicotti per tutta la serata per controllare se si era ancora nel mondo reale o si stava sognando tutta la scena di luci stroboscobiche e avventori con tende vintage reciclate come camice. Soprattutto: a parte la comitiva dell'entroterra ballavano tutti da Dio! Tra le facce conosciute Tomei Diggei, Seek e Le Vigliacche. Veramente un peccato che non sia venuto Bando. Si sarebbe veramente sentito a suo agio come un pesciolino rosso libero di sguazzare in una piscina olimpionica.
Tempo di una boccata di fumo di finta Londra, occhiata all'orologio... ed erano gia' le quattro e trenta! Il tempo vola veramente quanto ti stai divertendo. Rubati gli ultimi panini rimasti da Zio Mac (solo a Rimini puoi trovare un McDonald aperto alle 4:45 AM) e un cappuccino servito assieme a un'inaspettata dose di buon umore, la domenica e' scivolata via nella ignavia piu' totale e vergognosa. Il resto e' gia' Lunedi'.
Ecco altre foto della serata. (grazie a PurpleBoots)
Last Of Old Country
Quest'uomo e' un genio. Se avessi il pieno controllo delle mie capacita' farei musica come la fa Brad Mitchel, California con Londra nel cuore.
sabato, settembre 8
venerdì, settembre 7
Cesena is a genious
giovedì, settembre 6
Rokko L'Impero
Ok. Non so quanti di voi NON ne fossero al corrente. Un giorno Lebleu (non se lo ricordano, ma il suo album del 2001 fu' recensito positivamente sia da Losing Today, che da Paso che da Enver), decide che dopo SEI anni in cui aveva ricoperto la mera veste di produttore musicale (nonche' leader di un'azienda di sviluppo grafico), non pago di avere composto un album IN FRANCESE (lui, dell'Essex) sostenendo fosse l'unica lingua in grado di parlare della vita, decide di ritornare ai fornelli.
Che cosa ha in mente? Un album epico di portata planetaria chiamato "The Rise and Fall of... le Bleu", dove affidera' a vari artisti del globo terraqueo la scrittura di testi e cantato su sua strumentazione riguardanti l'ottica dei suoi ospiti sulle civilta' che hanno anticamente calcato il suolo dei loro paesi natali.
Re degli stereotipi - anzi, Imperatore - occorreva un Italiano in grado di comporre testo e cantato sulla caduta dell'Impero Romano vista dagli occhi di un burinazzo contemporaneo, da associare in parallelo all'attuale decadenza (in un'altra traccia) dell'Impero Americano. Lebleu un giorno si sveglia, chiede consiglio alla Shelflife Records, e questi gli dicono:"Abbiamo il tuo uomo: MARK ZONDA dei Tiny Tide".
La cosa piu' spettacolare e' che l'unico rapporto mai avuto con la Shellife e' stato:"Thank you for the add". Beh, la scrittura del pezzo e' terminata, pure l'incisione, anche se io preferivo il mio mix, che un giorno pubblichero' da qualche parte una volta uscito l'album. Ecco qui un mix provvisorio., ma abbastanza definitivo.
Io - da bravo emperour decadente - avevo fatto una versione molto piu' incazzata e IggyPoppiana, con una voce rauchissima e oscura , mettendo in risalto le chitarre. Per ora l'hanno sentita soltanto: Wildy, Yoel, i Tiny, Seek, Cisco, Ele e Merighi (mi sembra).
Lebleu mi ha chiesto una cosa piu' alla "Brian Wilson", ed eccoci qua. Prevista piu' avanti una versione Tiny Tide. Nel frattempo attendo con impazienza lo sviluppo del progetto (il brano della Giapponese meriterebbe un posto in HeartBeat di Sakamoto)
Che cosa ha in mente? Un album epico di portata planetaria chiamato "The Rise and Fall of... le Bleu", dove affidera' a vari artisti del globo terraqueo la scrittura di testi e cantato su sua strumentazione riguardanti l'ottica dei suoi ospiti sulle civilta' che hanno anticamente calcato il suolo dei loro paesi natali.
Re degli stereotipi - anzi, Imperatore - occorreva un Italiano in grado di comporre testo e cantato sulla caduta dell'Impero Romano vista dagli occhi di un burinazzo contemporaneo, da associare in parallelo all'attuale decadenza (in un'altra traccia) dell'Impero Americano. Lebleu un giorno si sveglia, chiede consiglio alla Shelflife Records, e questi gli dicono:"Abbiamo il tuo uomo: MARK ZONDA dei Tiny Tide".
La cosa piu' spettacolare e' che l'unico rapporto mai avuto con la Shellife e' stato:"Thank you for the add". Beh, la scrittura del pezzo e' terminata, pure l'incisione, anche se io preferivo il mio mix, che un giorno pubblichero' da qualche parte una volta uscito l'album. Ecco qui un mix provvisorio., ma abbastanza definitivo.
Io - da bravo emperour decadente - avevo fatto una versione molto piu' incazzata e IggyPoppiana, con una voce rauchissima e oscura , mettendo in risalto le chitarre. Per ora l'hanno sentita soltanto: Wildy, Yoel, i Tiny, Seek, Cisco, Ele e Merighi (mi sembra).
Lebleu mi ha chiesto una cosa piu' alla "Brian Wilson", ed eccoci qua. Prevista piu' avanti una versione Tiny Tide. Nel frattempo attendo con impazienza lo sviluppo del progetto (il brano della Giapponese meriterebbe un posto in HeartBeat di Sakamoto)
The Thievery Game
Stile, classe, cura per il sound, amore smodato per suoni retro' e modernariato. Cosa chiedere di piu' ad un team come Rob Garza e Eric Hilton, che con il duo "Thievery Corporation" si spostano attraverso le piu' prestigiose etichette indipendenti (una su tutte: 4AD) riuscendo a giocare con maestria con componenti musicali prese in prestito da dub, acid jazz, musica tradizionale Indiana e Bossa Nova? Forse, neanche tanto per assurdo, un po' piu' di brio e personalita'. A quella ci pensano i vocalist che, nel corso della loro carriera, sono riusciti a lanciare a livello internazionale. Una su tutti: Emiliana Torrini.
La loro meltin-pot philosophy si sposa anche con i testi delle loro canzoni, che passano con facilita' da Inglese a Spagnolo, senza disdegnare il Rumeno e il Portoghese. In attesa di una nuova produzione vi lascio con alcuni brani nel caso qualcuno non avesse mai ascoltato nulla di questo progetto che e' riuscito a riunire sotto lo stesso tetto artisti del calibro di David Byrne e Wayne Coyne, vi lascio al video di "Shadows of Ourselfves"
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La loro meltin-pot philosophy si sposa anche con i testi delle loro canzoni, che passano con facilita' da Inglese a Spagnolo, senza disdegnare il Rumeno e il Portoghese. In attesa di una nuova produzione vi lascio con alcuni brani nel caso qualcuno non avesse mai ascoltato nulla di questo progetto che e' riuscito a riunire sotto lo stesso tetto artisti del calibro di David Byrne e Wayne Coyne, vi lascio al video di "Shadows of Ourselfves"
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Touch It
Nuovo arrivato nella famiglia I-Pod
E io che ieri speravo di aver smarrito il vecchio Nano
(... che non mi senta...)
E io che ieri speravo di aver smarrito il vecchio Nano
(... che non mi senta...)
Ditene tutto il male che volete
... ma il nuovo video degli U2 e' una figata
(anche se "Quelli di MTV" non hanno ben chiaro il concetto di cos'e' "Alternative", e forse neppure la band di Bono)
(anche se "Quelli di MTV" non hanno ben chiaro il concetto di cos'e' "Alternative", e forse neppure la band di Bono)
mercoledì, settembre 5
Dreamin' Off-On
Dall Sala Prove
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"Beach-Volley Fields F." e "Ginger Genie" spaccano i culi.
Nella nuova sala prove c'e' la piscina all'aperto in mezzo al campo con la luna che si specchia sulla superficie, proprio come nell'anime di Beck
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"Beach-Volley Fields F." e "Ginger Genie" spaccano i culi.
Nella nuova sala prove c'e' la piscina all'aperto in mezzo al campo con la luna che si specchia sulla superficie, proprio come nell'anime di Beck
martedì, settembre 4
Petty Booka
Negli anni ottanta i Giapponesi avevano la fama di prestigiosi artigiani copioni e manipolatori di tutte le tecniche produttive provenienti dall'occidente. I tempi sono cambiati, e il popolo del Sol Mutante è andato talmente oltre da non potersi permettere di rimanere mentalmente, socialmente e teconologicamente indietro come America ed Europa, e passa lo scettro della produzione del plagio di massa alla Cina, cercando la strada dell'equilibrio fra benessere e progresso senza rinunciare alle proprie tradizioni.
Questo discorso in parte non è veritiero in ambito musicale, specialmente in ambito pop, e mentre il mainstream rimane ancorato ad una radiofonia a cavallo fra gli anni ottanta e novanta, il panorama indie si getta all'inglobamento di qualsiasi suono possa risultare sufficientemente lontano ed estraneo alla cultura nipponica da poter risultare "stonato ed eseotico".
E' il caso delle Petty Booka, che in realta' non lanciano l'amo troppo lontano (le isole Hawaii), con il loro "sofisticato hula" e gradevoli melodie anni retro' che fasano dal country al mambo anni armate di solo ukulele.
Si dice che, viste le loro recenti esperienze tournistiche in Texas, il prossimo album seguira' lo stile Bluegrass. Nel frattempo beccatevi queste:
"Sophisticated Hula" - Petty Booka
"Itsyt Bitsy Teenie Weenie Yellow Polka Dot Bikini" - Petty Booka
"Do You Really Want To Hurt Me?" - Petty Booka
Questo discorso in parte non è veritiero in ambito musicale, specialmente in ambito pop, e mentre il mainstream rimane ancorato ad una radiofonia a cavallo fra gli anni ottanta e novanta, il panorama indie si getta all'inglobamento di qualsiasi suono possa risultare sufficientemente lontano ed estraneo alla cultura nipponica da poter risultare "stonato ed eseotico".
E' il caso delle Petty Booka, che in realta' non lanciano l'amo troppo lontano (le isole Hawaii), con il loro "sofisticato hula" e gradevoli melodie anni retro' che fasano dal country al mambo anni armate di solo ukulele.
Si dice che, viste le loro recenti esperienze tournistiche in Texas, il prossimo album seguira' lo stile Bluegrass. Nel frattempo beccatevi queste:
"Sophisticated Hula" - Petty Booka
"Itsyt Bitsy Teenie Weenie Yellow Polka Dot Bikini" - Petty Booka
"Do You Really Want To Hurt Me?" - Petty Booka
lunedì, settembre 3
The Wainwrights
E qui a questo punto dovrebbe partire la sigletta in stile cartone animato giallatro americano.
Si'. Perche' la famiglia Wainwright è talmente immersa nel mondo della musica da apparrire, dall'esterno, quasi irreale. Potrebbero sostituire gli Osburnes su MTV.
Oscurato dalla gaya fama del talentuoso e irriverente figliolo Rufus, un po' come è capitato con Bart, l'Homer Simpson della situazione si chiama Loudon. Loudon Wainwright III. III. Vi rendete conto? Quasi ad evidenziare la irrealta' da fumetto della cosa.
Con i piedi ammollo in un periodo in cui era la radio a farla da padrona, martellando a onde sonore sculacciate di Donovan e calci in culo di Elton John, voce sottile, acuta, chiaramente ben impostata, il problema principale di Babbo Wainwright è forse proprio l'originalita', tanto da essere ricordato di piu' per la suaapparizionr in M*A*S*H, che per la sua cospiqua produzione musicale.
Un transatlantico di canzoni ci accompagnano in una vita in cui chitarre acustiche e melodia vanno a braccetto con infatuazioni romantiche e grandi bevute, trasmutando pian piano quello che una volta era il "Nuovo Dylan" nel contemporaneo "Vecchio Wainwright"
Con il cuore svestito da una musica scarna, trita, ma sincera, vi lascio ad alcune sue canzoni divise fra mieloso buonismo e insanità mentale, cercando appagamento nel cristallino pop melodico del geniale figliolo.
"Winter Song" - Loudon Wainwrtight III
"Motel Blues" - Loudon Wainwrtight III
"Bruno's Place" - Loudon Wainwrtight III
Si'. Perche' la famiglia Wainwright è talmente immersa nel mondo della musica da apparrire, dall'esterno, quasi irreale. Potrebbero sostituire gli Osburnes su MTV.
Oscurato dalla gaya fama del talentuoso e irriverente figliolo Rufus, un po' come è capitato con Bart, l'Homer Simpson della situazione si chiama Loudon. Loudon Wainwright III. III. Vi rendete conto? Quasi ad evidenziare la irrealta' da fumetto della cosa.
Con i piedi ammollo in un periodo in cui era la radio a farla da padrona, martellando a onde sonore sculacciate di Donovan e calci in culo di Elton John, voce sottile, acuta, chiaramente ben impostata, il problema principale di Babbo Wainwright è forse proprio l'originalita', tanto da essere ricordato di piu' per la suaapparizionr in M*A*S*H, che per la sua cospiqua produzione musicale.
Un transatlantico di canzoni ci accompagnano in una vita in cui chitarre acustiche e melodia vanno a braccetto con infatuazioni romantiche e grandi bevute, trasmutando pian piano quello che una volta era il "Nuovo Dylan" nel contemporaneo "Vecchio Wainwright"
Con il cuore svestito da una musica scarna, trita, ma sincera, vi lascio ad alcune sue canzoni divise fra mieloso buonismo e insanità mentale, cercando appagamento nel cristallino pop melodico del geniale figliolo.
"Winter Song" - Loudon Wainwrtight III
"Motel Blues" - Loudon Wainwrtight III
"Bruno's Place" - Loudon Wainwrtight III
Heroes
Che cagata. 2 Serie che cercano di inseguire Lost che lo battono di misura? 4400 e Jericho. Poi questione di gusti. A parte che ogni personaggio sembra il connubio della parodia di Lost e gli X-Men con la trama frullata a 4400, il film e' pervaso da un senso di "fictionalita'" tale da far sembrare tutto estremamente fasullo e eccessivamente laccato. Forse era meglio il fumetto. Grandioso il peronaggio del Giapponese teleporta, che si segue benissimo anche senza sottotitoli.
domenica, settembre 2
Seek Segnala Zonda Rigira
Sabato 15 Settembre ore 17:30 c/o FELTRINELLI BOLOGNA Cristina Donà set chitarra+voce
Fate attenzione! Hanno un Piano!
"Mi sono abracadabrato in una spalla di seconda categoria"
Cercando di fare i conti con un mischione di vini un po' troppo azzardato (hey ragazzi, io vado a piedi) e una notte indigesta e interminabile passata "incuffiato" spulciando le tracce piu' risentite di "Siamo Solo Noi" e TUTTTO "Five Guys Enter To A Bar And...", riuscendo solo parzialmente ad anestetizzarmi da ma emicranie e dolori diffusi. Ma tant'e'. Sono in piedi. Il piu' ora e' rimettere ricostruire cosa e' accaduto questi due giorni!
Allora. Venerdi'. Venerdi' ci doveva essere questo megaeventoreunionpiudiggeist... e invece acqua. Anche perche tutto si sarebbe dovuto svolgere all'aperto. Cinema? Cinema! Io e Seek siamo andati a vedere il terzo volume di Shrek. Mi e' piaciuto. Molto. Ognuno di quei tre film ha un mood diverso, e si assiste ad un'escalation a livello grafico veramente considerevole non che' esponenziale. Se il secondo volume della saga era caratterizzato da un umorismo secco, isterico e concitato, il Volume Tre, assodato che ormai tutti gli spettatori hanno acquisito famigliarita' con i personaggi, assume il tono di una commedia piu' pacata, ma non per questo meno cinica e caustica, a meta' fra Woody Allen e il surralismo stralunato di Mel Brooks.
La mia scena preferita fra tutte quella in cui Pinocchio da' mostra delle sue capacita' retoriche in sproloqui funambolici per non riuscire a farsi sgamare dal naso estendibile, mentre L'Omino di Marzapane - in shock da tortura - rivive la sua vita come le sequenze della sigla d'apertura della serie "L'uomo da un milione di dollari", spiegando cosi' anche il perche' si ritrovi ancora in sesto :)
"Prontoooooo... nooooo... Noi avevamo detto che facevamo un salto fooorse, ma non lo soooo.... magari potrebbe darsi anche che potremmo esserci a Bertinoro, ma sicuramente potrebbe darsi che forse siamo ancora qua, comunque voi andateciiiiii..."
Noi TELEFONIAMO da Bertinoro. Notti biance. Incrociamo una nota personaggessa della zona.
- Ciaoooooo!
- Ciaaaaooo!
- Tutto beeneeee?
- Siiiiiiii!
- Guarda che c'e' anche Seek
- Ahciao.
- Ce' gente su'?
(nota: non si trovava un posto per parcheggiare)
- No. Non c'e' un cane.
- Ah, ok.
Ovviamente era pieno. Ora. Bertinoro e' questa specie di colle, dove piu' o meno da ovunque si vede un panorama mozzafiato. Una rocca mozzafiato illuminata a dovere si inerpica lungo la camminata per raggiungere il centro. Appena visto Shrek mi viene inevitabilmente da pensare che sensazione potrebbe suscitare quella vista ad un Americano se dalla sala cinematografica si ritrovasse direttamente li'. Probabilmente penserebbe di ritrovarsi veramente in una favola. O nel nuovo padiglione medioevale di Disneyworld. Ma il vero parco tematico era all'inerno della citta'. Tantissimi giovani, da ogni parte di italia, si dividevano lungo banchetti piu' o meno gastronomici, piu' o meno etnicizzati, mentre ad ogni piccolo pertugio che dava su piazzette nascoste o stradine parallele si poteva assistere a recite e spettacoli musicali che potevano andare as well dalla taranta napoletana a orchestrine blues, pantomime e ricostruzioni in chiave parodisticadialettale dello sbarco dei Garibaldini nel Sud.
" ... ma il vero casino arrivera' alle tre di notte, quando gli ubriachi si ammaseranno come zombie per le strade. Lo so. Conosco tutti di persona. Capita cosi' tutti gli anni", ci assicura un poliziotto.
Ma veniamo al vero evento clue del millennio: il Buccimonio. Ovvero il matrionio di Buccio. Tutto stava filando liscio e regolare, nel senso che Seek doveva venire da me e insieme dovevamo andare da Porl, parcheggiare la macchina a casa sua, e recarsi nella chiesa vicina ai Mansarda Studio. Invece una delle irrefrenabili voglie di Seek (Caffe', nello specifico) unito al mio scarso senso di praticita' (siamo arrivati a 2 isolati di distanza a piedi quando avevo un bar di fronte a casa mia), ci hanno fatto partire con una decina di minuti di ritardo. Ritardo provvidenziale pero': inconcrociamo sulla strada la sposa in processione sola soletta col testimone. Avremmo perso una scena, vista da fuori, abbastanza surreale, come rubare attimini privati di una vita altrui in modo inaspettato, come capita un po' nei sogni, quando si vivono da fuori le vite degli altri.
Momento clou della cerimonia: Boch e Sposina che recitano sommessi in tono gutturale all'unisono un passaggio della cerimonia, che dalla loro interpretazione piu' o meno potrebbe suonare come :"Noi siamo i Borg, la resistenza e' inutile, sarete assimilati, abbassate gli scudi e preparatevi alla resa".
All'uscita dalla chiesa I Faccioni avevano allestito uno strano veicolo plurirottamato con tanto di cesso e bidet - a mo' di trono affatto reale - e lattine scroscianti legate a seguito, per scarrozzare i novelli sposi in giro per Cesena a pubblico ludibrio, mentre la CATTIVISSIMA scritta "Ciccino e Ciccina, non arrivate a domattina" si faceva ben osservare proprio di fronte all'uscita dela chiesa.
Matrimonio in gran stile comunque. Cosa volere di piu'? Niente formalita', niente lista nozze, esci dalla chiesa, buffet nel chiostro, fai due passi piu' in la' e c'e' il catering nel campo della diocesi con relativa cena e buffet. Veramente il matrimonio piu' giovane e easy che abbia mai visto. Fossero tutti cosi'. Un esempio da seguire. BRAVO BOCH!
Nella malaugurata eventualita' che mi dovessi sposare - chesso', tipo con il mio ego - mi faro' sostituire da un manichino e andro' a curare il DJSet, mentre invitero' soltanto gli amici e scegliero' le ragazze tramite un book fotografico di modelle, magari facendomi consigliare da Simone LeBon. Che ne dite?
Qui altre foto su cortese condivizione di Seek.
Cercando di fare i conti con un mischione di vini un po' troppo azzardato (hey ragazzi, io vado a piedi) e una notte indigesta e interminabile passata "incuffiato" spulciando le tracce piu' risentite di "Siamo Solo Noi" e TUTTTO "Five Guys Enter To A Bar And...", riuscendo solo parzialmente ad anestetizzarmi da ma emicranie e dolori diffusi. Ma tant'e'. Sono in piedi. Il piu' ora e' rimettere ricostruire cosa e' accaduto questi due giorni!
Allora. Venerdi'. Venerdi' ci doveva essere questo megaeventoreunionpiudiggeist... e invece acqua. Anche perche tutto si sarebbe dovuto svolgere all'aperto. Cinema? Cinema! Io e Seek siamo andati a vedere il terzo volume di Shrek. Mi e' piaciuto. Molto. Ognuno di quei tre film ha un mood diverso, e si assiste ad un'escalation a livello grafico veramente considerevole non che' esponenziale. Se il secondo volume della saga era caratterizzato da un umorismo secco, isterico e concitato, il Volume Tre, assodato che ormai tutti gli spettatori hanno acquisito famigliarita' con i personaggi, assume il tono di una commedia piu' pacata, ma non per questo meno cinica e caustica, a meta' fra Woody Allen e il surralismo stralunato di Mel Brooks.
La mia scena preferita fra tutte quella in cui Pinocchio da' mostra delle sue capacita' retoriche in sproloqui funambolici per non riuscire a farsi sgamare dal naso estendibile, mentre L'Omino di Marzapane - in shock da tortura - rivive la sua vita come le sequenze della sigla d'apertura della serie "L'uomo da un milione di dollari", spiegando cosi' anche il perche' si ritrovi ancora in sesto :)
"Prontoooooo... nooooo... Noi avevamo detto che facevamo un salto fooorse, ma non lo soooo.... magari potrebbe darsi anche che potremmo esserci a Bertinoro, ma sicuramente potrebbe darsi che forse siamo ancora qua, comunque voi andateciiiiii..."
Noi TELEFONIAMO da Bertinoro. Notti biance. Incrociamo una nota personaggessa della zona.
- Ciaoooooo!
- Ciaaaaooo!
- Tutto beeneeee?
- Siiiiiiii!
- Guarda che c'e' anche Seek
- Ahciao.
- Ce' gente su'?
(nota: non si trovava un posto per parcheggiare)
- No. Non c'e' un cane.
- Ah, ok.
Ovviamente era pieno. Ora. Bertinoro e' questa specie di colle, dove piu' o meno da ovunque si vede un panorama mozzafiato. Una rocca mozzafiato illuminata a dovere si inerpica lungo la camminata per raggiungere il centro. Appena visto Shrek mi viene inevitabilmente da pensare che sensazione potrebbe suscitare quella vista ad un Americano se dalla sala cinematografica si ritrovasse direttamente li'. Probabilmente penserebbe di ritrovarsi veramente in una favola. O nel nuovo padiglione medioevale di Disneyworld. Ma il vero parco tematico era all'inerno della citta'. Tantissimi giovani, da ogni parte di italia, si dividevano lungo banchetti piu' o meno gastronomici, piu' o meno etnicizzati, mentre ad ogni piccolo pertugio che dava su piazzette nascoste o stradine parallele si poteva assistere a recite e spettacoli musicali che potevano andare as well dalla taranta napoletana a orchestrine blues, pantomime e ricostruzioni in chiave parodisticadialettale dello sbarco dei Garibaldini nel Sud.
" ... ma il vero casino arrivera' alle tre di notte, quando gli ubriachi si ammaseranno come zombie per le strade. Lo so. Conosco tutti di persona. Capita cosi' tutti gli anni", ci assicura un poliziotto.
Ma veniamo al vero evento clue del millennio: il Buccimonio. Ovvero il matrionio di Buccio. Tutto stava filando liscio e regolare, nel senso che Seek doveva venire da me e insieme dovevamo andare da Porl, parcheggiare la macchina a casa sua, e recarsi nella chiesa vicina ai Mansarda Studio. Invece una delle irrefrenabili voglie di Seek (Caffe', nello specifico) unito al mio scarso senso di praticita' (siamo arrivati a 2 isolati di distanza a piedi quando avevo un bar di fronte a casa mia), ci hanno fatto partire con una decina di minuti di ritardo. Ritardo provvidenziale pero': inconcrociamo sulla strada la sposa in processione sola soletta col testimone. Avremmo perso una scena, vista da fuori, abbastanza surreale, come rubare attimini privati di una vita altrui in modo inaspettato, come capita un po' nei sogni, quando si vivono da fuori le vite degli altri.
Momento clou della cerimonia: Boch e Sposina che recitano sommessi in tono gutturale all'unisono un passaggio della cerimonia, che dalla loro interpretazione piu' o meno potrebbe suonare come :"Noi siamo i Borg, la resistenza e' inutile, sarete assimilati, abbassate gli scudi e preparatevi alla resa".
All'uscita dalla chiesa I Faccioni avevano allestito uno strano veicolo plurirottamato con tanto di cesso e bidet - a mo' di trono affatto reale - e lattine scroscianti legate a seguito, per scarrozzare i novelli sposi in giro per Cesena a pubblico ludibrio, mentre la CATTIVISSIMA scritta "Ciccino e Ciccina, non arrivate a domattina" si faceva ben osservare proprio di fronte all'uscita dela chiesa.
Matrimonio in gran stile comunque. Cosa volere di piu'? Niente formalita', niente lista nozze, esci dalla chiesa, buffet nel chiostro, fai due passi piu' in la' e c'e' il catering nel campo della diocesi con relativa cena e buffet. Veramente il matrimonio piu' giovane e easy che abbia mai visto. Fossero tutti cosi'. Un esempio da seguire. BRAVO BOCH!
Nella malaugurata eventualita' che mi dovessi sposare - chesso', tipo con il mio ego - mi faro' sostituire da un manichino e andro' a curare il DJSet, mentre invitero' soltanto gli amici e scegliero' le ragazze tramite un book fotografico di modelle, magari facendomi consigliare da Simone LeBon. Che ne dite?
Qui altre foto su cortese condivizione di Seek.
sabato, settembre 1
Santi Cani!
- Questa mattina sono passato da Rave Up
- Gli hai chiesto se avevano il cd dei Santa Dog?
- Eh. S'infatti. No. Non l'aveva
- Ah
- Pero' mi hanno scritto
- Eh?
- Hanno chiesto se facciamo qualche data assieme...
L'ultimo weekend di Novembre, se abitate dalle parti di Faenza, tenetevi liberi.
Arrivano da Albion i Santa Dog.
- Eh. S'infatti. No. Non l'aveva
- Ah
- Pero' mi hanno scritto
- Eh?
- Hanno chiesto se facciamo qualche data assieme...
L'ultimo weekend di Novembre, se abitate dalle parti di Faenza, tenetevi liberi.
Arrivano da Albion i Santa Dog.
Fra le altre incredibilia, sembra che da ottobre saremo in programmazione con i Tiny sulle frequenze radio di Arezzo Wave. Stay in tune....
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